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L'aria che tira, Bertinotti: il Pd è morto, scioglietelo. Le reazione di Merlino

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Altro che rilancio, rinascita, rivoluzione: "Il Pd è morto". A intonare il de profundis del Partito democratico è una vecchia conoscenza della sinistra italiana, Fausto Bertinotti, ospite di Myrta Merlino nella puntata di lunedì 12 dicembre de L'aria che trita, su La7. Per l'ex segretario di Rifondazione comunista il Pd è "morto" e non resta altro che "sciogliere il partito". "O mamma mia", reagisce la conduttrice che non si aspettava parole tanto definitive da Bertinotti. 

 

"Le costituzioni nascono quando si mette fine a quello che c'è prima", argomenta l'ex presidente della Camera secondo cui non si fa la Repubblica se c'è ancora la Monarchia. "È una cosa seria", ma a Bertinotti scappa una battuta: "Nel Partito comunista si diceva: se vuoi un segretario sta tra il Piemonte e la Sardegna. Sevuoi scegliere il tesoriere vai in Emilia", afferma con evidente riferimento ai due candidati principali alla guida della segreteria dem, il governatore Stefano Bonaccini e la sua vice Elly Schlein. 

 

Nel corso dell'intervista, si parla anche di Schlein, etichettata come esponente della sinistra radical chic proprio come Bertinotti, che però a differenza della giovane candidata al Nazarero non aveva origini borghesi. "L'etichetta è offensiva ed è un'arma di distrazione", dice Bertinotti che imputa a  Schlein vari peccati originali. Manca di "visione del mondo, di ideologia. Quale politica vuole costruire? Verso quale meta vuole andare?". 

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