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L'Aria Che Tira, Parenzo spiazza Myrta Merlino: "18App? Governo Meloni fa bene"

Giada Oricchio
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David Parenzo (a sorpresa) dà ragione al governo Meloni dopo uno scontro feroce con il deputato di Fratelli d'Italia Federico Mollicone sul caso Soumahoro. Il giornalista, ospite del programma mattutino “L’Aria Che Tira”, lunedì 12 dicembre, difende a spada tratta la moglie del deputato di sinistra travolto dal caso coop e ong (la suocera al momento risulta indagata, ndr). Ma quando la conduttrice di La7 Myrta Merlino cambia argomento e si parla di bonus e manovra il giornalista ammette che l'esecutivo Meloni sta facendo bene: “Il governo ha ragione sul bonus 18app”.

E spiazza tutti, la collega, gli ospiti e i telespettatori. Il tema è la revisione della carta 18app voluta da Matteo Renzi e varata ad aprile 2021 dall’allora ministro della Cultura, Dario Franceschini, per sostenere la spesa dei 18enni nell’ambito della cultura: dal cinema ai libri, dal teatro ai musei. Oggi il leader di Italia Viva promette le barricate per evitare la cancellazione della misura, ma in realtà l’esecutivo della premier Giorgia Meloni ha già fatto retromarcia promettendo di modificare l’emendamento che ne prevedeva la sospensione.

Durante la diretta del talk di LA7, Merlino raccomanda di “non buttare il bambino con l’acqua sporca” (il riferimento era all’utilizzo del bonus per libri di testo anziché di cultura, nda) e Federico Mollicone, presidente della VII Commissione cultura, scienza e istruzione della Camera dei deputati, rassicura  tutti senza risparmiare frecciatine a Renzi: “E’ incavolato per motivi di narcisismo personale perché il bonus lo aveva introdotto lui. Lo dico ufficialmente: la 18app non esisterà più. Ci sarà una nuova carta cultura giovani concordata con gli editori e tutta la filiera e partirà dal 1° gennaio”.

L’esponente di Fratelli d’Italia garantisce che non saranno messe in discussione le politiche attive a sostegno dei ragazzi. E dal giornalista David Parenzo arriva un assist tanto inatteso quanto di buon senso: “Spesso sono in disaccordo con Mollicone, ma nel merito ha ragione. Se la direzione di marcia è quella di collegare il bonus all’Isee è giusto. E’ assolutamente assurdo che lo ricevano tutti in egual misura, una famiglia ricca borghese ha possibilità di accedere alla cultura in tanti modi, modi che famiglie meno abbienti non hanno. Quindi se il governo ha pochi soldi da gestire, rendere gli aiuti più mirati è una posizione corretta”.

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