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Otto e mezzo, Bernabè svela i guai della Francia: "Gli abbiamo infilato un dito in un occhio"

Giada Oricchio
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Migranti, navi Ong e ricollocamenti: la Francia va su tutte le furie e “straccia” gli accordi. Franco Bernabè, ospite del talk politico di LA7 “Otto e Mezzo”, giovedì 10 novembre, risponde alla conduttrice Lilli Gruber sull’aspro braccio di ferro in atto: “Bisogna essere abbastanza sorpresi della sorpresa che la reazione della Francia ha determinato rispetto all’iniziativa italiana (gli sbarchi selettivi, nda). I numeri dicono che hanno più problemi di noi”.

Il presidente di Acciaierie d’Italia ha citato i numeri per dar forza alle sue osservazioni: “In base alle statistiche di Eurostat, l’Italia fra il 2017 e il 2020 ha avuto circa 25.000 immigrati irregolari, la Francia 4 volte tanti. Il ministero dell’Interno italiano dice che siamo arrivati a 90.000, se la proporzione corrisponde a quella francese è chiaro che sono aumentati di molto anche lì. E infatti Macron ha problemi interni. Se vai a mettere un dito nell’occhio a qualcuno, è chiaro che reagisce. Era l’unica cosa che non dovevamo aspettarci la reazione”.

Bernabè concorda con Lucio Caracciolo e Tonia Cartolano: l’esecutivo Meloni sta creando emergenze inesistenti nocive per l’Italia dimostrando un atteggiamento autolesionistico. Bernabé ha voluto dare un consiglio non richiesto al presidente del Consiglio: “Quando si crea un’emergenza che non c’è, la gente si spaventa, smette di consumare, gli imprenditori non investono e l’economia rallenta. L’eredità di Draghi era stata di tranquillizzare l’opinione pubblica, si cercava di calmare la situazione, non di esasperarla tanto che la crescita economica è superiore agli altri Paesi. Meno si creano emergenze inesistenti, meglio sarà per l’economia”.

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