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PiazzaPulita, De Benedetti a valanga su Meloni: "Inno a Fantozzi". E Formigli...

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I primi passi del governo di Giorgia Meloni? Un "inno a Fantozzi". L'ingegner Carlo De Benedetti è tornato all'assalto del centrodestra nel giorno del viaggio della premier a Bruxelles in cui ha incontrato i vertici Ue. L'ex editore di Repubblica, oradel quotidiano Domani, è ospite di Corrado Formigli a PiazzaPulita, su La7. Per De Benedetti la prima uscita "fantozziana" di Meloni è la nota di Palazzo Chigi sul modo con cui rivolgersi al "Signor Presidente del Consiglio", poi rettificata dalla stessa leader di FdI. Poi indica il caso del rave party di Modena fatto sgomberare e il discusso decreto contente le norme contro questo tipo di eventi. Il raduno tecno è stato bloccato tramite le leggi vigenti è le nuove norme "evidentemente hanno altri svolti oltre al capannone di Modena, fatto sgomberare da un prefetto che dipende dal ministero degli Interni". 

 

Parole che sono musica per il condutture, così come quelle riservate alla "simpatia" del governo "per gli operatori sanitari no vax", argomenta De Benedetti. Anche qui è stata una "fantozzata" perché la maggioranza degli italiani è vaccinata, cosi come medici e operatori, e il reintegro di quelli sospesi non è giustificato da motivi sanitari perché riguarda un numero "insignificante" di camici bianchi, è la tesi dell'ingegnere. Il quale , poi, mette nel mirino la "marea di viceministri e sottosegretari" nominata dal governo, "sproporzionata a un parlamento ridotto" nel numero. "Abbiamo pochi parlamentari e un governo numerosissimo, non c'è nessuna proporzione" sentenzia de Benedetti. L'editore di Domani cita poi le vicende di Daniela Santanchè e Galeazzo Bignami per colpire la "qualità" dell'esecutivo. 

 

È finita qui? Neanche per sogno. De Benedetti afferma che il governo non è "a trazione unica" ma è un esecutivo Salvini-Meloni con il leghista che spinge la premier "a fare cose che forse non vuole". "Meloni  - chiosa infine De Benedetti - è andata a Bruxelles a comunicare che la pacchia è finita, ma per lei. Ha capito che in quel tavolo bisogna sedersi in un certo modo...". 

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