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Governo, sorprendente lettura di Sorgi: “Salvini e Berlusconi non riconosco Meloni come leader”

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Le pagine dei giornali sono piene zeppe di retroscena e racconti sulla trattativa interna al centrodestra per quanto riguarda la presidenza di Camera e Senato e sulla scelta dei ministri del futuro governo Meloni. Tale argomento viene affrontato anche da Marcello Sorgi in un editoriale apparso su La Stampa, in cui svela a suo parere i motivi di fibrillazione della coalizione: “Al di là dei dettagli e del tentativo fallito di cercare di risolvere allargando il terreno della trattativa alla lista dei ministri, la questione aperta è un’altra, cioè il rifiuto del leader di Forza Italia e di quello della Lega di riconoscere a Meloni, la vera vincitrice delle elezioni, che con il risultato del suo partito ha trainato la coalizione, il ruolo di nuovo capo del centrodestra, come appunto era stato Berlusconi per oltre vent'anni, come è toccato a Salvini nella scorsa legislatura e come vorrebbe la regola che chi prende un voto in più dà le carte e forma il governo”.

 

 

Sorgi conclude il suo articolo con una sentenza, smontando un governo che non ha neanche iniziato a lavorare e non ha neanche ricevuto l’incarico da Sergio Mattarella: “A diciotto giorni dal voto del 25 settembre, l'alleanza vittoriosa di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi è a pezzi, questo è l'unico dato certo”.

 

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