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Taiwan e Cina, cosa succede. Lo sfogo di Toni Capuozzo: "Ecco il contagio della guerra"

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Per il secondo giorno consecutivo la Cina ha proseguito quelle che l'agenzia Xinuha ha descritto come esercitazioni militari "senza precedenti" a Taiwan. La manovra ha coinvolto più di 100 caccia e 10 navi da guerra. Il ministero della Difesa dell'isola ha riferito che fino alle 17 di venerdì (ora locale) 68 aerei militari cinesi e 13 navi da guerra hanno continuato a svolgere frequenti attività intorno allo Stretto di Taiwan e hanno attraversato la linea mediana (non riconosciuta da Pechino, che rivendica la sovranità sull'isola).

La tensione tra Pechino e Stati Uniti è alle stelle dopo la visita della speaker della Camera Usa Nancy Pelosi. Ufficiali militari cinesi hanno confermato che alcuni dei missili lanciati hanno sorvolato Taiwan. Sulla costa cinese di fronte all'isola, alcuni turisti si sono radunati per cercare di scorgere i caccia, hanno scattato foto e scandito: "Riprendiamoci Taiwan".

"Il contagio della guerra" avverte Toni Capuozzo in un lungo amarissimo sfogo su Facebook. Il giornalista, ex vicedirettore del Tg5 parla ancora della crisi Ucraina e dell'escalation a Taiwan dove la storia sembra pronta a ripetersi, Pechino infatti la "rivendica come parte irrinunciabile della propria sovranità sin dal 1949, anno della fondazione della repubblica popolare cinese, quando i comunisti di Mao Tse Tung sconfiggono, nella guerra civile, i nazionalisti di Chiang Kai Shek".

Proprio Taiwan in questi giorni ha accolto Nancy Pelosi. Una personalità non di poco conto, se si considera che è la speaker della Camera dei rappresentanti americana. Il viaggio non è stato apprezzato dalla Cina che - prosegue - "reagisce, e reagisce duro: i nostri caccia intercetteranno l’aereo della Pelosi e con le buone o con le cattive le impediranno di andare a Taiwan: è un atto ostile. L’Armata popolare cinese si mobilita. Ma Pelosi conferma, e raccoglie consensi anche tra i repubblicani: chi può impedire a un alto rappresentante degli Stati Uniti di visitare un paese amico?".

"L’aereo di Nancy Pelosi si ferma alle Hawai per un rifornimento. Nella provincia di Fujan, le cui coste distano 120 km da Taiwan, vengono schierati missili antiaereo, Taiwan lancia esercitazioni contro una invasione via mare, e i suoi caccia pattugliano il cielo. Nelle esercitazioni i colpi sono veri, non a salve". Pelosi non si ferma: "Lei tiene duro, e riparte dopo una visita a Pearl Harbour, lì dove iniziò per l’America il secondo conflitto mondiale. E nella notte tra il 2 e il 3 agosto atterra, scortata da 8 caccia e 5 aerei cisterna che li riforniscono, all’aeroporto di Taiwan".

Che succede dopo? Capuozzo parla di "un grande spot elettorale per i democratici in vista delle elezioni di mid term, un indiscutibile successo personale della Pelosi, e uno sberleffo alle minacce cinesi: game vittorioso". Nel frattempo i cinesi scatenano le esercitazioni di guerra fino al prossimo 7 agosto sopra le teste dei turisti che guardano navi e jet circondare l'isola. "Vedremo - conclude - se il viaggio della Pelosi sarà stato il colpo di pistola che serve da pretesto alla Cina a invadere l’isola, o uno sberleffo alle pretese di Pechino e un ridimensionamento della potenza emergente".

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