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Controcorrente, Giampiero Mughini senza freni: “Politica piena di babbei e analfabeti”

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La campagna elettorale è partita ma cresce il rischio astensionismo. A parlare delle scelte degli elettori nel corso della puntata del 30 luglio di Controcorrente, programma televisivo serale di Rete4, è Giampiero Mughini, che fa un quadro della situazione in vista dell’appuntamento elettorale del 25 settembre: “Gli astensionisti non credo che siano tutti uguali, ci sono quelli ai quali la politica dei partiti non li tocca minimamente, perché aprono una bottega al mattino, pagano il meno possibile di tasse. Che la politica dei partiti sia la più grande passione nazionale noi lo abbiamo potuto credere al tempo della ricostruzione democratica, quando da una parte c’erano i comunisti e dall’altra i cattolici. Gli astensionisti non li conosco bene, ma capisco che uno se ne strafreghi altamente di stare a sentire l’uno o l’altro babbeo, perché la qualità della classe politica è questa, perdonami”. 

 

 

“Io - dice Mughini lasciando di stucco gli altri ospiti della trasmissione - vengo da una generazione diversa. Chi faceva politica quando io ero all’università era colui il quale aveva tutti 30 e lode, capisci? Qui quelli che vedo hanno un rapporto zoppicante con l’italiano. Non sono mai stato un entusiasta della Seconda Repubblica, ma aveva una cosa forte, l’idea di creare una sorta di bipartitismo. Da una parte uno schieramento, da una parte l’altro. Da una parte Massimo D’Alema, dall’altra Silvio Berlusconi. Adesso - conclude Mughini - c’è un partito che nasce un giorno sì e un giorno no”.

 

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