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In Onda, Alessandro Sallusti inchioda la sinistra sulle elezioni anticipate: "Cosa vogliono evitare"

Giada Oricchio
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Oggi il Dl Aiuti è stato approvato senza il voto del M5s uscito dall’aula del Senato, il governo formalmente non è caduto e Mario Draghi ha i numeri per portare avanti la legislatura di “unità nazionale”, ma martedì il presidente del Consiglio era stato adamantino: “Non esiste un esecutivo senza i 5 Stelle nella maggioranza”. E così ha rassegnato le dimissioni. Alessandro Sallusti, direttore del quotidiano Libero, in collegamento con il talk show politico di LA7, In Onda, giovedì 14 luglio, ha spiegato la mossa di Draghi: “Non è un politico, è una persona che vive di vita e luce autonoma. Aveva detto che si sarebbe dimesso se il M5s non avesse votato la fiducia e così ha fatto. Dubito che tornerà mai sui suoi passi e io spero che non ci ripensi. Se dico che è una persona seria, sembra che intenda che gli altri sono dei cialtroni”.  Poi il direttore sgancia il retroscena bomba sulla crisi di governo: "Elezioni anticipate? Al 90% vince la destra, la vera operazione è evitare di farla vincere" spiega Sallusti che in maniera più colorita, ma ficcante, si è detto concorde con il direttore Paolo Mieli sulle alte probabilità di un voto in autunno: “Io volevo che arrivasse a fine legislatura il governo Draghi, non il bordello Draghi. È un bordello e resterebbe tale in ogni caso”.

In chiusura del suo intervento ha infiocinato il Pd: “Nell’elenco degli inadeguati politici vi siete dimenticati Enrico Letta, non è estraneo a questa situazione. Ha tenuto il piede in due scarpe: quella di Draghi e quella del killer di Draghi cioè Conte. Adesso fa quello che cade dal pero e versa lacrime di coccodrillo”. La co-conduttrice Concita De Gregorio ha aggiunto: “D’altra parte da tempo, la strategia di Letta è stare fermo e far sbagliare gli altri fin dalle manovre per il Quirinale”, “Furbo” è stato il commento conclusivo di Sallusti.  

 

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