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In Onda, Massimo Franco avverte Conte: "Istinti suicidi". Il sospetto sul M5s: agita la crisi per le poltrone?

Giada Oricchio
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Il M5s balla il valzer delle poltrone? Il sospetto aleggia negli studi di In Onda, il talk politico di LA7. Durante la puntata di giovedì 7 luglio, i co-conduttori Concita De Gregorio e David Parenzo hanno fatto ascoltare agli ospiti la richiesta dell’ex capogruppo dei 5 Stelle, Francesco Silvestri, su “una revisione dell’assetto nel governo perché i 5 Stelle sono oggettivamente scoperti in settori importanti”.

Massimo Franco, editorialista del Corriere della Sera, è stato lapidario: “Il rimpasto serve al loro Movimento, non so quanto all’Italia. Scaricare le loro tensioni interne sul governo non è molto convincente e nemmeno nobile”. Poi punge il partito di Giuseppe Conte: “Ho la sensazione che non sappiano bene nemmeno loro cosa vogliono da Draghi. Fino a qualche giorno fa, parlavano di un complotto del premier contro Conte, una paranoia che adesso è scomparsa. E’ un passo avanti. Adesso hanno posto condizioni politico economiche e Draghi e Mattarella stanno facendo il possibile per andare incontro a queste richieste, ma anche il Movimento deve fare un passo e dimostrare responsabilità. La loro scissione non può essere attribuita agli altri, dipende da contraddizioni interne che non sono finite”.

Franco definisce “rischiosa” la scelta di rivendicare un rimpasto adesso con un equilibrio già molto precario, mentre Concita De Gregorio osserva sarcastica: “Il M5s usa un lessico da prima Repubblica ed è strano per una forza politica nata nel segno del cambiamento. Non erano quelli del ‘buongiorno day’”.

Sempre Massimo Franco alimenta il dibattito sottolineando una contraddizione eclatante: “Da una parte Conte fa sapere al premier che c’è una spinta irrefrenabile a uscire dal governo, dall’altra per voce di Silvestri ci fanno sapere che il problema è anche quello di avere un ministero o un sottosegretario (in particolare al Mef, nda). Ci facciano capire se c’è una forte spinta alla discontinuità o se in fin dei conti si traduce in qualche posto in più al governo. Va chiarito. Altrimenti si prende in giro l’opinione pubblica”.

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