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L'Aria Che Tira, lo scrittore Nicolai Lilin: "Non avete capito Putin". Cosa succede adesso

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"Putin vi sta spiegando che è preoccupato di una serie di questioni e che se non sarà ascoltato le risolverà a modo suo". Lo scrittore Nicolai Lilin, ospite a L'Aria Che Tira nel corso della puntata di lunedì 4 luglio, avverte gli italiani sulla guerra in Ucraina. Cosa dobbiamo aspettarci adesso? "La presa di Lysychansk rappresenta una delle pesanti sconfitte per l'esercito ucraino mentre l'esercito russo avanza e continua ad avanzare" spiega Lilin. “Il problema nostro, occidentale - evidenzia lo scrittore italiano di origine russa - è che non siamo stati in grado di leggere e capire, di decifrare i messaggi che arrivavano da Est. Non abbiamo capito niente degli avvertimenti che Vladimir Putin già lanciava all'Occidente nel 2007, quando faceva il primo discorso in cui emergevano le sue preoccupazioni. Quando il leader del Paese come la Russia, che ha risorse enormi, forze armate e atomiche, spiega che è preoccupato per una serie di questioni e che se non sarà ascoltato li risolverà a modo suo, Ecco perché bisogna muoversi e attivare la diplomazia. Correre al Cremlino e organizzare degli incontri” avverte Lilin.

“Si doveva far sì che la Russia rimanesse stabile come partner commerciale e internazionale. Ha sempre voluto far parte dell'Occidente. La nostra miopia e incapacità di comprendere i messaggi che arrivano dalla Russia - spiega ci hanno portato al 24 febbraio, con Putin che è improvvisamente diventato il cattivo, paragonato subito a Hitler che ha invaso un Paese dove in realtà la guerra c'era già da 8 anni, dove c'era stato un colpo di stato, dove c'era interesse statunitense, dove è stato legittimato il neonazismo e noi, oggi, scopriamo piano piano queste cose e, per questo, sempre più italiani che si informano non appoggiano la linea occidentale".

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