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Otto e mezzo, Alessandro Sallusti umilia i grillini e zittisce Travaglio: "Armi? Guarda che Francia e Germania..."

Giada Oricchio
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Scontro tra Alessandro Sallusti e Marco Travaglio sul governo Draghi e l’invio delle armi all’Ucraina che da quattro mesi si difende dall’invasione russa. In collegamento con il talk politico "Otto e mezzo" su LA7, martedì 28 giugno, il direttore del quotidiano Libero ha replicato alle durissime critiche del direttore de Il Fatto Quotidiano su Mario Draghi (“il premier più sopravvalutato della storia”) e sul suo governo (“non ha fatto niente”).

“Questo esecutivo è nato per la campagna vaccinale e per portare a casa i soldi del Pnrr, quello era il mandato, poi è arrivato l’imprevisto della guerra” ha osservato Sallusti chiarendo che questo governo non ha adottato misure strutturali non per manifesta incapacità, ma perché la sua composizione così eterogenea non gli consente di prendere decisioni politiche strutturali di lungo periodo.

Insomma, un governo di responsabilità nazionale per affrontare e gestire le emergenze. Il direttore ha smontato il luogo comune di un invio eccessivo di armi dell’Italia a Kiev: “Travaglio dice che Germania e Francia hanno una posizione corretta sulla guerra, ma mandano in Ucraina dieci volte le armi che mandiamo noi. Il problema non è il pensiero unico, che non esiste. Il problema è che se piove ci si bagna”. Che cosa intende? E’ presto detto: “Un Paese moderno non può essere governato da una forza politica che dice no Tav, no Tap, fuori dalla Nato, fuori dall’Ue, fuori dall’euro - ha sostenuto Sallusti -. Il problema è che il M5S è il partito del no”.

 

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