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Prodi dalla Annunziata rivela come finisce la guerra: "Senza accordo tra Cina e Stati Uniti...". Scenario ribaltato

Giada Oricchio
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La guerra in Ucraina come la guerra nel Peloponneso: se non c’è accordo tra Stati Uniti e Cina il conflitto non termina. L’analisi è di Romano Prodi, professore di economia ed ex presidente del Consiglio. Ospite di Mezz’ora in più, il talk di Rai3, domenica 15 maggio, Prodi ha spiegato che l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato a galla la rivalità tra Stati Uniti e Cina per il predominio mondiale. Per gli americani, il pericolo numero uno era, è e sarà sempre il Dragone.

 

“Nella mente di ogni americano il nemico è la Cina ed è una posizione simmetrica. Su questo non c’è dubbio. E’ la grande concorrenza per il dominio del mondo e questo sta cambiando tutto” ha detto Prodi alla conduttrice Lucia Annunziata. L’ex premier ha anche spiegato perché, secondo lui, l’allargamento della Nato infastidisce tanto Russia e Cina: “Ci sono interessanti dibattiti che precedono il prossimo vertice dell’Alleanza a Madrid: l’idea è che la Nato diventi una grande unione contro la Cina, che diventi la saldatura di tutto il mondo occidentale verso la Cina. Il problema è questo”. Alla domanda come si può arrivare al cessate il fuoco e a un negoziato, Romano Prodi ha risposto pragmatico: “Se non c’è un accodo diretto o indiretto tra Stati Uniti e Cina la guerra in Ucraina non finisce. Cina e Russia devono addivenire a un certo compromesso e lo stesso devono fare l’Occidente e l’Ucraina. Il mondo è fatto così. E’ come nella guerra del Peloponneso: Sparta al vertice e Atene che sale… Se Sparta piange, Atene non ride”. E Lucia Annunziata ha chiosato: “Poi piangono tutte e due e nessuna ride”.

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