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Mezz'ora in più, “illusione di Vladimir Putin”. L'ambasciatore Zazo: “Ora gli ucraini odiano i russi”

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“Vladimir Putin si era illuso, e non solo lui ma anche il suo entourage, che la maggior parte degli ucraini russofoni fosse ancora russofila. In venti anni ci sono stati tanti elementi che gli hanno portato l’Ucraina nel cuore. Ora è montato un astio nei confronti dei russi”. Nel corso dell’edizione del 8 maggio di Mezz’ora in più, programma domenicale di Rai3 condotto da Lucia Annunziata, è ospite l'ambasciatore a Kiev, Pier Francesco Zazo, che affronta le tematiche relativo al rapporto tra Russia ed Ucraina dopo lo scoppio della guerra: “Gli ucraini spesso l’hanno detto, e credo sia giusto, che la guerra in Donbass nel 2014 ha rappresentato un fatto veramente traumatico. Mi dicono spesso, sì la Russia avrà vinto a livello militare, ha acquisito il 7% del territorio dell’Ucraina, ma ha perso definitivamente il cuore degli ucraini. Mentre veramente vent’anni fa nelle regioni orientali si parlava solo russo, oggi i giovani parlano anche l’ucraino, per entrare nella pubblica amministrazione e per fare i concorsi ti serve. Lo stesso Volodymyr Zelensky, che è un russofono, ha imparato l’ucraino. Ci sono state leggi per la promozione della lingua ucraina molto criticate dai russi. È nata - spiega Zazo - una chiesa ortodossa autocefala ucraina che si è staccata dal patriarcato di Mosca, sono tanti gli elementi che hanno staccato con il passato, tuttavia i legami sono ancora forti, un quarto degli ucraini ha parenti in Russia. Sono tuttora due popoli uniti. Ciò dimostra la follia di questa guerra”.

 

 

Qual è la valutazione e l’equilibrio di questa guerra? La domanda rivolta dalla Annunziata all’ambasciatore Zazo: “Vedo un crescente ottimismo, sono sempre più determinati. Un punto importante che ho notato è che all’inizio non se l’aspettavano la guerra, è stato uno choc inaspettato. Facevano una distinzione tra il popolo russo e il Cremlino, ma dopo i massacri di Bucha ed Irpin adesso è cambiato tutto, c’è un astio anche nei confronti del popolo russo, si percepisce dai programmi televisivi d’informazione”. “È tutto molto triste” l’amara conclusione del diplomatico italiano.

 

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