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Piazzapulita, il vicesegretario della Nato Mircea Geoana annuncia la fase due della guerra: "Putin non si ferma"

Giada Oricchio
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“Sì, daremo più armi all’Ucraina”. L’annuncio arriva direttamente da Mircea Geoana, vicesegretario generale della Nato, in un’intervista a Corrado Formigli, conduttore di "Piazzapulita", il talk politico del giovedì di LA7.  Geoana parla per 14 minuti e spiega le mosse Nato nel giorno dell’appello del Ministro degli Esteri ucraino Kuleba: “Ho tre richieste: armi, armi, armi”.

L’alto funzionario ha ribadito che l’ambizione principale di Putin era occupare l’intera Ucraina, ma non c’è riuscito grazie alla resistenza e agli armamenti Nato: “Adesso vedremo un tipo di guerra più convenzionale. Ci saranno grandi combattimenti sul terreno, stiamo entrando in una fase cruciale della guerra però pensiamo che con il loro coraggio e il nostro sostegno possiamo vincere e arrivare a un negoziato”.

Alla domanda su un nuovo invio di armi, Geoana ha confermato il via libera ed esplicitato il motivo: “Non fornirò dettagli su quale alleato stia fornendo cosa agli ucraini, ma il diverso tipo di guerra che vedremo nella seconda fase richiederà altre necessità da parte dell'esercito ucraino: il sostegno degli alleati cambierà a seconda di questo. E posso prevedere che gli alleati forniranno più armi all'Ucraina secondo le sue esigenze in questa fase della guerra, insieme ad aiuti umanitari e finanziari. Siamo convinti che più forte è l’Ucraina, più arriveremo a una soluzione di questa guerra. Se avremo successo sul campo di battaglia, la Russia sarà più disposta a venire ai negoziati”.

Tuttavia, resta il no al supporto aereo: “Ci sono diversi modi per affrontare le priorità militari, ad esempio la difesa missilistica aerea o anti navi. La Polonia fornirà blindati e carri armati, le forniture dipendono dai singoli alleati. Siamo determinati perché le atrocità di Bucha hanno toccato i leader della Nato e l’opinione pubblica. Vogliamo dare più sostegno possibile senza entrare in un’escalation, stiamo cercando di aiutare senza un coinvolgimento diretto da Nato. All’opinione pubblica dico: fidatevi di noi. Capiamo la preoccupazione, ma un’Ucraina forte e vincente porterà la Russia al tavolo delle trattative”.

Alla domanda di Formigli se il tentativo di allargamento della Nato a Est sia stato il casus belli, il vicesegretario generale ha replicato lapidario: “Menzogna e propaganda russa, non siamo una minaccia per la Russia che è il Paese più grande del mondo, è ridicolo, non siamo mai stati, non siamo e non saremo mai un pericolo per la Federazione. E crediamo nell’UE. NATO e UE sono due facce della stessa medaglia”.

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