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Piazzapulita, Michele Santoro affonda la Rai sulla guerra: la reazione di Formigli sul declino del servizio pubblico

Giada Oricchio
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“La guerra in Ucraina? In Rai il dibattito è sulla compagna di Montalbano”. Michele Santoro colpisce e affonda la televisione pubblica. Il giornalista, ospite di Corrado Formigli a "Piazzapulita", l’approfondimento politico del giovedì sera di LA7, ha criticato gli USA, a suo dire, più vogliosi di guerreggiare che di cercare la pace con il presidente russo Vladimir Putin, colui che il 24 febbraio scorso ha ordinato l’invasione del Paese guidato da Zelensky. E ne ha anche per il servizio pubblico: “I media non hanno mai goduto di uno stato di salute così forte, specie la Rai. Non ha una trasmissione di approfondimento leader un genere in cui una volta trionfava. Non ha un programma di satira politica in prima serata: devi andare sul 9 per trovarne una. Non si fa un film che crei una discussione nel Paese” e ha aggiunto caustico: “L’ultimo grande dibattito è stato l’abbandono della compagna di Montalbano da parte di Montalbano, altre discussioni non ne ricordo”.

Non ha salvato nemmeno i telegiornali: “Vedo tre giornali identici! Forse sono matto io, ma abbiamo l’80% delle forze politiche al governo e quindi un’adesione bulgara alla guerra e invece c’è il 30-40% di italiani che non sono d’accordo con il conflitto, questi dove si esprimono?” e Formigli ha precisato: “Sono il 54% secondo un sondaggio SVG che ha dato il direttore Mentana, sono scettici sul fatto che l’aumento delle spese militari sia una soluzione al conflitto in atto”. Così Santoro ha piazzato l’ultimo colpo: “Ecco, nei tg Rai si può veder rappresentato un 5% di scetticismo?”.

 

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