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Otto e mezzo, Lucio Caracciolo e lo scenario tragico sulla guerra in Ucraina: "Come finirà senza compromesso"

Giada Oricchio
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“Il rimpatrio degli americani è un segnale preoccupante, forse gli Usa temono di finire in guerra”. Lo ha detto Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geopolitica Limes nel corso della puntata di Otto e Mezzo, il talk politico del preserale di LA7, giovedì 31 marzo.

Lilli Gruber e i suo ospiti ragionano di scenari bellici presenti e futuri e del nuovo assetto mondiale che si sta delineando a distanza di un mese dall’invasione dell’Ucraina per mano della Russia. Quale sarà il post guerra? Caracciolo osserva che se per vittoria si intende l’aggressore ricacciato nelle sue frontiere questo non è possibile: “Non credo che gli ucraini possano farlo da soli con le nostre armi. Quello che si può fare è trovare un compromesso prima che sia troppo tardi”. E deve essere un accordo veloce che apra all’indipendenza e alla ricostruzione per il Paese guidato dal Presidente Volodymyr Zelensky. Pena abbandonare la nazione alla disperazione e alla povertà.

Il direttore, infatti, chiede: “Cosa resterà del Paese se questa guerra dura mesi o anni? Lo dico per chiunque governi: ucraini, russi. Chi si fa carico di questo Paese? Chi è disposto a mettere centinaia di migliaia di euro per rimettere in piedi l’Ucraina devastata?”.

Ma c’è un’altra notizia che fa tremare i polsi allo storico, quella del Dipartimento di Stato USA che in serata ha chiesto ai cittadini americani di lasciare subito Russia e Bielorussia. “E’ una notizia gravissima: un Paese non ritira i suoi civili da un altro Paese se non teme di finirci in guerra. E’ un segnale molto preoccupante. A quanto pare in America pensano che la Russia possa rivalersi sui cittadini americani in caso di conflitto o di qualcosa che loro considerano conflitto” fa notare Caracciolo che subito dopo sottolinea: “Vedo la paura americana che i suoi connazionali non siano sicuri in quei Paesi e non è una cosa normale”. La saggista ed esperta di Russia, Anne Applebaum,  conferma: “E’ un segnale che la Russia potrebbe infrangere tutte le leggi, quelle della diplomazia e quelle della guerra e vendicarsi degli americani sul territorio russo o bielorusso”.

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