
Cara sinistra quanto è falsa l'integrazione

Adesso guardiamo fuori Monfalcone, così ci rendiamo conto di quali sono i numeri del fenomeno
Adesso guardiamo fuori Monfalcone, così ci rendiamo conto di quali sono i numeri del fenomeno. Anche perché, nonostante il modesto risultato della lista d’ispirazione islamica "Italia Plurale" (ha ottenuto solo il 2,94% dei voti, con un forte atteggiamento di contestazione verso l’amministrazione uscente di destra con sindaco della Lega), l’allarme non deve essere sottovalutato. In Europa, città come Vienna, Bruxelles, Amsterdam, Londra e Parigi stanno vivendo trasformazioni demografiche importanti. A Vienna, il 40% degli alunni delle scuole elementari proviene da famiglie musulmane, superando i cattolici. A Bruxelles, circa il 23% della popolazione è di fede islamica. Amsterdam, invece, conta una popolazione musulmana che rappresenta circa il 13% del totale.
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A Londra, secondo il censimento del 2021, i musulmani rappresentano circa il 15% della popolazione. A Parigi, si stima che la regione metropolitana ospiti circa 1,7 milioni di musulmani, pari al 10-15% della popolazione. E siccome la statistica non è un’opinione, basta proiettare questi dati (con la loro ben nota componente anagrafica: nei giovani le percentuali sono ancora più significative) al 2050, quando i figli del boom economico del ’900 saranno in fisiologica (e drastica) diminuzione, per capire che l’Europa è di fronte alla più impressionante minaccia di "sostituzione etnica" mai verificatasi nella storia moderna. Monfalcone ci ricorda che l’integrazione deve essere un processo bidirezionale: mentre la società ospitante deve essere pronta ad accogliere, chi arriva deve essere disposto a adattarsi e a rispettare le regole del paese che lo accoglie.
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Vale in Friuli, ma vale nell’hinterland milanese, dove il fenomeno dei "Maranza" assume caratteristiche ormai preoccupanti: chi ha dei dubbi salga su un treno del trasporto locale dopo il tramonto e poi ne parliamo. Il punto è semplice, per quanto osteggiato da frotte di benpensanti progressisti che finiranno per accorgersi del pericolo solo quando sarà troppo tardi. Un conto è assorbire milioni di migranti o figli di migranti che si adeguano civilmente, accettando la libertà come la si intende in Europa, il rispetto delle donne come lo si intende in Europa, la libertà di culto come la si intende in Europa (condizione mai rispettata appieno nell’intero mondo islamico).
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E un altro conto è cercare di imporre qui modelli di vita fedeli a leggi islamiche (peraltro spesso forzate rispetto a tradizioni che vengono piegate e logiche di potere e di clan). A Monfalcone, cari benpensanti da strapazzo, ci sono centinaia di donne che vivono in Italia da anni e non sanno una parola d’italiano, tale è il loro livello di segregazione familiare, tanto per fare un esempio. Lo stesso vale per adolescenti, che si rifiutano di parlare italiano con aria di sfida ormai esibita quotidianamente. Il voto friulano non è solo un dato locale, ma un campanello d’allarme per tutta l’Europa. È il momento di affrontare il tema dell’integrazione con decisione, le mezze misure sono già l’anticamera del disastro.
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