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Su Israele e Gaza la solita dittatura culturale della sinistra

Davide Vecchi
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Zerocalcare ha deciso di non partecipare al Lucca Comics perché contrario al patrocinio dell’ambasciata di Israele all’evento toscano. Per lui, ha spiegato, «rappresenta un problema in questo momento in cui a Gaza sono incastrate due milioni di persone». Il suo gesto porterà alla fine delle ostilità, alla liberazione degli ostaggi da parte di Hamas e alla ritirata delle truppe di Israele? No di certo. Molto semplicemente, l’artista romano ha voluto mostrare una coerenza prettamente ideologica nei confronti del suo pubblico, acriticamente schierato con la Palestina e incapace di riconoscere l’esistenza di Hamas e dei crimini che ha compiuto il 7 ottobre.

 

 

È la solita dittatura culturale della sinistra. La democrazia vale solo per chi la pensa come loro. L’incapacità del confronto, del dialogo finalizzato ad azioni e scelte di buon senso, a prescindere da posizioni e simpatie ideologiche. A me i fumetti di Zerocalcare piacciono, seppur io non condivida la sua idea e come me immagino molti altri suoi lettori. Credo, piuttosto, che un artista affermato come Zerocalcare, potrebbe usare la propria voce per mostrare e dimostrare quanto necessaria sia la ricerca del dialogo e non schierarsi con una chiusura aprioristica. Perché si parla di una guerra, di migliaia di civili morti e altri che rischiano di perdere la vita. Insomma, l’argomento è serio, non è un festival di fumetti. Dovremo dare il giusto peso alle cose.

 

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