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La figlia di Giorgia Meloni e le mamme social. Cosa sfugge a Selvaggia Lucarelli

Domenico Giordano
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Selvaggia Lucarelli in un tweet accusa Giorgia Meloni di voler fare vittimismo perché, «nessuno le dice un semplice: ma tolti i soliti 4 gatti, chi l'avrebbe crocifissa» per aver portato con sé al G20 di Bali la figlioletta Ginevra? Eppure quei 4 gatti - così come li chiama la Lucarelli alla quale sfugge un particolare per nulla insignificante di questa vicenda molto italiana - hanno toccato l'unico bene che nessuno può impunemente sfiorare a ogni mamma, senza poi trovarsi di fronte una belva pronta a tutto. La furia e la forza dell'istinto materno sovrastano e cancellano qualsiasi altro istinto umano, figuriamoci un calcolo di opportunismo politico o mediatico.

Quei gatti, quindi, potevano essere anche meno di quattro, anzi, pure se fosse stato uno soltanto, e finanche spelacchiato, è assai probabile che la reazione della Meloni sarebbe stata comunque la stessa. Eppure, se ci tiriamo un secondo fuori dalla polemica, questa si strumentale, sul come fare la mamma o come evitare di cadere nel vittimismo di facciata, diventa interessante sottolineare come la dimensione materna sia stata costantemente evidenziata e partecipata nella sfera digitale da Giorgia Meloni. Il leader politico non ha messo in secondo piano il suo ruolo genitoriale, a cominciare dalla socializzazione di diversi momenti privati o di ritagli di una vita famigliare normale, come tanti che popolano le bacheche dei nostri profili social.

Il ruolo pubblico di leader politico non ha mai avuto una declinazione totalizzante rispetto agli altri privati. Così, lo stupore pretestuoso delle ultime ore sorprende anche per questo: i follower hanno visto crescere Ginevra, l'hanno accompagnata a scuola nei post pubblicati dalla mamma, l'hanno vista ripetutamente tra le sue braccia e quelle del papà.

Insomma, Ginevra è sempre stata una presenza per nulla marginale nell'identità digitale, e social, di Giorgia Meloni che ha fatto in modo, questo si voluto espressamente, che la percezione del leader si coniugasse in modo naturale con quella legata al ruolo genitoriale di mamma, cioè di colei che ha cura diretta dei propri figli. Anzi, tra i leader politici e di certo tra i rappresentanti istituzionali, Giorgia Meloni è sicuramente quella che ha maggiormente contribuito senza mai forzare alla narrazione del leader-genitore, due ruoli perfettamente sovrapponibili e conciliabili. Un racconto peraltro accolto sempre con sincera emotività e grande partecipazione da parte dei follower, come del resto avviene con altre social celebrity che provano a fondere sui social la dimensione professionale con quella privata e genitoriale in un unicum per nulla fastidioso. In questo esercizio, giusto per tendere un parallelismo che potrà far storcere il naso a più di uno, Chiara Ferragni e Fedez hanno dato ampia dimostrazione di come realizzare questa convergenza. Solo nell'ultimo anno, per dare al lettore qualche esempio, sull'account Instagram di Giorgia Meloni sono state postate ben sette diverse fotografie che la ritraevano assieme alla figlia Virginia e ogni volta la media di like non è mai scesa sotto quota 20 mila o, viceversa per citare il post che ha incassato la quota più consistente di interazioni, basterebbe vedere la foto pubblicata il giorno prima delle elezioni, sabato 24 settembre, che ha ottenuto la bellezza di 119 mila like e poco meno di 7 mila commenti.

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