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La Porsche 911 Turbo S diventa "attiva"

Cambiano assetto e aerodinamica

Giovanni Massini
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Avrebbe dovuto fare la sua comparsa a Ginevra, ma visto l'effetto Covid19, per ora facciamo la prima conoscenza solo su web. La nuova 911 (al secolo 992) già gira da un annetto, ma oggi parliamo della Turbo S, che spinge tanto, ha 650 Cv e scende intorno ai 2,7 secondi nello 0-100. Questo modello porta alla ribalta un ulteriore affinamento dell'assetto aerodinamico “Attivo”, che ha debuttato nel 2014, al fine di coniugare le necessità fondamentali di ogni auto, soprattutto di una super sportiva: per mantenere l'auto attaccata al terreno, ci vuole una buona deportanza, che però litiga con il Cx, che serve a mantenere bassi i consumi e garantire velocità di punta elevate. Il sistema agisce attraverso tre elementi mobili: spoiler anteriore, alettone posteriore ed alette di ventilazione. Lo spoiler anteriore è composto da 3 elementi: in modalità base, sono tutti alloggiati all'interno, in Speed ne fuoriescono due ed in Performance tutti e tre. Simile anche il funzionamento dell'alettone che sta dietro: retratto quando si viaggia piano, attivato quando si va forte. Il nuovo sistema, però, aggiunge altre due funzioni, che prima non c'erano: Wet Mode (fondi bagnati) che sposta l'aderenza dell'auto sul posteriore, per aumentare la stabilità; Airbrake, che aumenta la deportanza al massimo, in caso di frenate ad alte velocità. Il prezzo è intorno ai 225.000 euro.

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