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Lazio da dieci e lode

Immobile stende il Napoli nel finale, decima vittoria consecutiva: il sogno continua

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Dieci e lode. Immobile si traveste da Vieri con la maglia celebrativa degli anni d'oro e stende il suo Napoli all'82' con la cortese partecipazione di Ospina e Di Lorenzo. Record storico di vittorie consecutive, superato Eriksson e la parola scudetto sussurrata più dai tifosi che dalla squadra che comunque ha portato a casa sei punti con sofferenza e fortuna in questo primo scorcio di 2020. Inzaghi sfata altri tabù, non aveva mai battuto Gattuso in serie A e mai aveva trionfato contro il Napoli. E che dire del tredicesimo gol segnato nell'ultimo quarto d'ora di gioco a conferma di un'ottima condizione fisica. Infine, il monumentale Ciro che agguanta Giordano a quota 108 gol e segna la ventesima rete in diciotto gare. Ora l'Inter, che ieri è stata fermata in casa dall'Atalanta, e la Juve devono cominciare a preoccuparsi perché questa Lazio non si arrende nemmeno di fronte ai suoi limiti anche se l'obiettivo minimo resta un posto in Champions. Prima del fischio d'inizio di Orsato, festa di compleanno per 120 di storia. Protagonisti sul maxischermo cinquanta eroi delle 79 sezioni della polisportiva biancoceleste, sontuosa scenografia della Nord mentre l'aquila Olympia atterra a sorpresa in curva Sud forse annusando l'aria del derby. Si parte con una Lazio subito all'assalto e il Napoli molto chiuso davanti a Ospina schierato al posto dell'infortunato Meret, coppia centrale confermata Di Lorenzo-Manolas con Koulibaly ancora fuori. Alla fine è un 4-5-1, Gattuso si affida a Milik e Insigne per pungere in contropiede. Inzaghi perde Correa che non va nemmeno in panchina e sgancia Caicedo con Immobile e Luis Alberto. Il Napoli palleggia bene dietro, la Lazio si accende a intermittenza ma spinge tanto soprattutto sulla sinistra con Lulic. All'11' Immobile non sfrutta la solita sponda di Caicedo, Milinkovic sfiora il vantaggio intorno alla mezzora e poco dopo arriva il primo e unico tiro in porta degli ospiti con Allan. Sul finire di un primo tempo dominato dalla melina del Napoli ecco spuntare Milinkovic che impegna Ospina, bravo poco dopo ad allontanare una volee' del serbo diretta in porta. Tutto qui ma, all'inizio della ripresa, ecco la stanchezza presentare il conto alle due squadre soprattutto alla Lazio. Che soffre tanto da costringere Inzaghi a togliere Caicedo inserendo Cataldi, un centrocampista in più. Gattuso annusa il colpo, il suo Napoli domina il gioco senza però affondare il colpo. Il primo segno del destino è un destro vellutato di Zielinski che si spegne sul palo, poco dopo Insigne trova le manone di Strakosha. La Lazio soffre, riparte con Lazzari soprattutto mentre Milinkovic tiene in piedi un centrocampo sfilacciato. Entra pure Berisha, esce Leiva e quando, i 45.000 dell'Olimpico si erano rassegnati al pari, ecco il secondo segnale del fato: l'errore clamoroso di Ospina. Minuto 82, Immobile lo beffa in pressing, tira in porta alla Maradona con Di Lorenzo che spinge il pallone in rete: 1-0 e Lazio rivatilizzata. Lo stesso Ciro in diagonale fallisce il raddoppio in diagonale. Inzaghi si chiude con Jony, Gattuso inserisce Llorente, Elmas e Lozano ma Strakosha ipnotizza Insigne e blinda la vittoria. Olimpico in delirio, ora la sfida contro la Samp sempre in casa: lo stadio amico ora può diventare un fattore per il sogno biancoceleste. 

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