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Lazio, una Coppa Italia che vale tanto

Milnkovic e Correa stendono l'Atalanta: delirio biancoceleste. Quinto trofeo della gestione Lotito

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Delirio Lazio, settima Coppa Italia e stagione salva con ingresso ai gironi di Europa League nel cassetto. Vittoria sofferta contro un'Atalanta fortissima e battuta con le sue stesse armi: fisico e grinta. Nel finale, quando i supplementari sembravano la logica conclusione di una sfida equilibrata entra Milinkovic e decide tutto. A nove minuti dalla fine arriva la rete spaccapartita, un colpo di testa del giocatore più atteso entrato pochi secondi prima, il sigillo di Correa fa diventare la serata una goduria. Con questa sono cinque le coppe vinte dalla Lazio durante la gestione Lotito, non poche considerando il dominio della Juve degli ultimi anni. E poi c'è anche la Supercoppa all'orizzonte. Alla fine 60.000 spettatori per la decima finale di Coppa Italia della storia del club, in un Olimpico che presenta uno splendido colpo d'occhio. È netta la prevalenza dei laziali presenti anche in tribuna Monte Mario settore in realtà riservato ai nerazzurri: i tifosi bergamaschi sono poco più di 20.000 arrivati con ogni mezzo dalla Lombardia (con loro in Curva Sud bandiera della Ternana, tifoseria gemellata con idee politiche di sinistra vicina a quella atalantina). Inzaghi risolve all'ultimo i suoi dubbi: in difesa ci sono Luiz Felipe e Bastos con Acerbi, Marusic viene preferito a Romulo così come Correa a Caicedo. Immobile guida l'attacco, Milinkovic parte dalla panchina dopo l'infortunio rimediato venti giorni fa a San Siro nella semifinale contro il Milan. Gasperini presenta la solita Atalanta col 3-4-1-2, davanti Gomez e Ilicic sono pronti a innescare Zapata, in grande forma in questa fase della stagione. Dietro il terzetto formato da Palomino, Djimsiti e Masiello, centrocampo governato da Freuler e De Roon. Fischia Banti, uno spauracchio per la Lazio che ha il record di sconfitte (14) quando c'è lui ad arbitrare. L'inno di Mameli cantato da Lorenzo Licitra apre una sfida sentitissima. Atalanta che prova a fare la partita, Lazio chiusa e pronta a ripartire, la chiave tattica del match é chiara già dopo pochi secondi. Ci prova Gomez, Strakosha è pronto a respingere, poi sull'altro fronte Acerbi e Leiva di testa non riescono ad inquadrare la porta. Gara equilibrata, molta tensione in campo con Bastos che prende subito un giallo pesante. Al 25' palo di De Roon e successivo salvataggio di Luiz Felipe sulla linea ma c'è un dubbio grande come una casa in questo assalto bergamasco: sul tiro in mischia dell'olandese, Bastos, già ammonito, devia involontariamente con il braccio. Calvarese al Var lascia correre per la gioia dei laziali. Poco dopo ci pensa Banti a pareggiare i conti con il solo cartellino giallo sventolato a Masiello per un fallo da ultimo uomo su Correa (siamo al limite, il rosso poteva starci). Tant'è, si va avanti le gara si innervosisce, Inzaghi nota gli stenti di Bastos e inserisce Radu. Zapata sfiora il vantaggio di testa, Immobile sbaglia l'ultimo controllo e viene fermato da Palomino. Quando l'arbitro fischia la fine del primo tempo senza gol è sicuramente Inzaghi il piu contento nonostante la sua Lazio abbia tenuto bene il campo davanti a un avversario forte e motivato. Ripresa in fotocopia, un attacco da una parte, uno dall'altra, Immobile lascia il campo a Caicedo. Fino all'ingresso dell'uomo della partita: Sergej Milinkovic Savic. Siamo al 79' entra al posto di Luis Alberto e si prende la Coppa Italia. Angolo di Leiva, stacco sontuoso del serbo e rete decisiva. L'Atalanta prova a reagire, ci sarebbe un quarto d'ora compreso il recupero ma Correa scappa via e mette il sigillo sul trionfo biancoceleste: 2-0 e la festa comincia con Lulic che alza un'altra coppa al cielo di Roma.

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