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La Lazio vince con i cambi

Entrano Berisha e Correa: i biancocelesti vincono a Parma la sesta partita di campionato

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Sesta vittoria in campionato e prova convincente per la gioia di oltre 4.000 tifosi arrivati alTardini. La Lazio di Inzaghi si conferma implacabile contro le piccole anche se stavolta non è stato facile contro un buon Parma. Ma c'è l'hanno fatta i biancocelesti, una prova di pazienza e forza sfruttando il prevedibile calo dei padroni di casa nel finale. Decisivi i cambi di Inzaghi che ha rimediato all'errore iniziale di schierare Luis Alberto, ancora lontano anni luce dal rendimento della passata stagione, inserendo Correa e puntando sul ritrovato Berisha. Il kosovaro ha dato la scossa prendendosi un netto rigore poi trasformato da Immobile, l'argentino ha gestito gli ultimi minuti da talento puro prima di trovare il raddoppio. Complimenti ai tanti tifosi presenti, un'altra prova d'amore aspettando Marsiglia e Inter nel giro di quattro giorni. Due sfide fondamentali, soprattutto la seconda, una specie di rivincita della gara del 20 maggio quando i nerazzurri di Spalletti scipparono la Champions alla banda Inzaghi con la complicità degli errori arbitrali. La Lazio parte subito all'assalto, il Parma gradisce, aspetta e riparte. Il primo squillo è di Lulic ma il contropiede di Inglese trova scoperta la difesa biancoceleste e per poco non beffa Strakosha. L'emozione più grande del primo tempo arriva da Patric che, su un lancio di Acerbi, si lascia ipnotizzare dal portiere Sepe. Gara equilibrata, fino ai cambi che stravolgono tutto: escono Luis Alberto e Leiva, dentro Berisha e soprattutto Correa (inspiegabile come non abbia giocato dall'inizio). Dopo una mezz'ora di assalti, spunta il kosovaro a prendersi un rigore netto (ingenuità di Gagliolo). Mancano dieci minuti alla fine e la Lazio con Immobile, implacabile dal dischetto, si prende i tre punti. Poi Correa decide di far sparire il pallone oltre che trovare il secondo gol stagionale in pieno recupero per l'apoteosi degli oltre quattromila laziali.

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