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Auguri Reja, meritavi la nazionale

Oggi compie 72 anni, tante stagioni con la Lazio

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Non si sarebbe mai presentato a Madrid col 4-2-4. Non avrebbe sfidato in campo aperto la Spagna, perchè il suo calcio è equilibrio e pragmatismo. Edy Reja compie oggi 72 anni, solo due e mezzo in più di Ventura che, in tarda età, ha avuto la possibilità di guidare l'Italia. Il vecchio Edy invece aspetta una chiamata, è senza squadra, non lo convincono alcune proposte arrivate anche da squadra di serie A che vogliono salvarsi. Organici troppo scarsi, attende l'offerta buona per rimettersi in pista anche se sta benissimo nel sua casa in Friuli. Certo, vedendo la nazionale azzurra giocare in quel modo, avrà pensato che lui rappresenta la perfetta sintesi del calcio italiano, quella tradizione di tecnici oculati che non fanno voli pindarici alla ricerca di ghirigori e bel gioco. Non che fosse un difensivista però è innegabile che le sue squadre hanno sempre costruito le loro fortune grazie alla tenuta del reparto arretrato. Oggi non si può dire catenaccio organizzato, bisogna dire ripartenze, sta di fatto che Reja avrebbe meritato l'opportunità di guidare anche una nazionale. Lui sì che è un selezionatore innato, avresti subito detto ai tuoi "girala", oppure "tutti dietro" perchè difendersi bene non è un insulto. Non è da questi particolari che si giudica la mentalità vincente, direbbero quelli bravi. Tant'è, resta nel cuore del laziali per quella corsa nel derby al gol di Klose, per quella Champions sfiorata e mai ottenuta ma soprattutto per quella salvezza quasi impossibile nella sua prima esperienza romana. Auguri Edy, uomo serio e ottimo allenatore troppo spesso sottovalutato. 

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