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Coronavirus e il giallo dell'uomo carbonizzato sul balcone

Maurizio Costanzo
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E’ incredibile: in questi giorni i balconi sono stati i grandi protagonisti: dai balconi si è cantato durante la clausura per far vedere che si era insieme e che comunque si condivideva l’avversità. Dai balconi, il 25 aprile, perdurando la “reclusione”, si è cantato “Bella ciao”.  Per approfondire leggi anche: Coronavirus tra passato e futuro Ho anche visto in televisione la storia di un ragazzo e una ragazza che, incontratisi da un balcone all’altro, si sono innamorati e messi insieme. Oggi leggo una tragedia: a Roma è stato trovato il cadavere di un uomo carbonizzato. Dov’era? Su un balcone. Mi chiedo: possibile che non se ne sia accorto nessuno?

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