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Nuove regole per gli aerei. Ma l'Italia rischia di restare isolata

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Assoaeroporti: uniformarsi a standard europei

Alessandro Austini
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L'Italia è a rischio isolamento se il Governo non si uniforma agli standard europei di obbligo di distanziamento a bordo degli aerei. È l'allarme che arriva da Assaeroporti che chiede all'esecutivo di rivedere l'obbligo di un metro, ad oggi in vigore nel nostro Paese. L'associazione che rappresenta i gestori aeroportuali italiani accoglie molto positivamente, si legge in una nota, le Linee guida adottate ieri dall'Easa (European Aviation Safety Agency) e dall'Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control). Si tratta di una serie di misure e raccomandazioni che bilanciano l'esigenza primaria di garantire la sicurezza e la protezione della salute di passeggeri e lavoratori con la necessità di far ripartire il traffico aereo, veicolo fondamentale per il rilancio economico e sociale dell'Europa. Le misure chiave delle Linee guida Easa prevedono: il distanziamento fisico in aeroporto, ottimizzando i percorsi e l'utilizzo delle infrastrutture aeroportuali per evitare assembramenti; la necessità di indossare la mascherina in aeroporto e a bordo degli aeromobili per passeggeri e membri dell'equipaggio, così come la fornitura di adeguati dispositivi di protezione individuale a tutto il personale aeroportuale; l'incremento degli interventi di pulizia e igienizzazione nelle aree del terminal e a bordo degli aeromobili, soprattutto nei punti di maggior contatto; il distanziamento a bordo ove consentito dal carico dei passeggeri, dalla configurazione della cabina e dai requisiti di massa e di equilibrio dell'aeromobile, ferma restando la necessità di rispettare tutte le ulteriori misure di mitigazione del rischio di contagio quali l'igiene rigorosa delle mani, i protocolli igienico-respiratori e l'utilizzo della mascherina (i componenti dello stesso nucleo familiare possono in ogni caso essere seduti uno accanto all'altro). La centralità del trasporto aereo per la ripresa dell'economia e del turismo è richiamata, sottolinea Assaeroporti, anche nella recente iniziativa della Commissione europea, che il 13 maggio scorso ha pubblicato un pacchetto di linee guida e raccomandazioni per supportare gli Stati membri nella graduale rimozione delle restrizioni di viaggio e consentire una ripresa delle attività turistiche. Una linea, quella delle Istituzioni europee, che conferma la necessità di un approccio uniforme e armonizzato tra gli Stati membri, per ridare fiducia al passeggero mediante l'adozione di misure di prevenzione sanitaria efficaci e sostenibili al tempo stesso. Assaeroporti, pertanto, condividendo l'indirizzo delineato a livello europeo per la ripresa del settore, chiede al Governo italiano di rivedere l'obbligo di distanziamento di un metro a bordo degli aeromobili, ad oggi in vigore nel nostro Paese. È di fondamentale importanza allinearsi alle raccomandazioni europee, per consentire una ripresa della connettività fondata su regole omogenee e sostenibili, pena l'esclusione dell'Italia dal contesto del trasporto aereo europeo e internazionale. «Le Linee Guida confermano che la sicurezza del passeggero e dei lavoratori è il principale obiettivo della filiera del trasporto aereo e suggeriscono un approccio flessibile, non discriminatorio e coordinato per assicurare l'efficacia delle misure e il mantenimento di condizioni di parità sul mercato - commenta Fulvio Cavalleri, Vice Presidente Vicario di Assaeroporti. Solo in tal modo, infatti, sarà possibile ripristinare la connettività e sostenere l'attività economica, senza pregiudicare la competitività del settore, delle imprese che vi operano e dell'intero Paese. L'esclusione dell'Italia dal trasporto aereo europeo, inoltre, metterebbe sicuramente a rischio gli attuali livelli occupazionali, insostenibili senza una significativa ripresa del traffico.»

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