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"Tagliati 30 milioni di fondi alle famiglie. La Bonetti deve dimettersi"

Il ministro della Famiglia, Elena Bonetti

La denuncia di Family Day: il ministro non dice la verità

Alessandro Austini
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“Nello stesso giorno in cui il ministro Elena Bonetti dichiara al New York Times che le sue richieste per la famiglia sono rimaste totalmente inascoltate dal Governo, si scopre che il fondo per le famiglie è stato decurtato di 30 milioni, come si evince da un documento sul sito della Camera dei Deputati”, afferma il portavoce dell'Associazione Family Day, Massimo Gandolfini. “Le famiglie sono allo stremo, in particolare quelle numerose, visto che non c'è alcun aiuto che si riferisce al numero dei figli carico e al numero di componenti del nucleo familiare. Ricordiamo a tutti che il 17% della famiglie con più quattro figli sono sotto la soglia di povertà. Genitori titolari di imprese o lavoratori a Partita Iva rischiano poi di cadere nella povertà assoluta. Il peggioramento delle condizioni economiche è aggravato dall'impegno nella formazione dei propri figli, totalmente demandata alla buona volontà di mamme e papà che, mentre cercano disperatamente di tornare a lavoro, continuano a fare da docenti, tecnici informatici e animatori delle giornate dei loro figli”, prosegue Gandolfini. “Ma la cosa più vergognosa è che non solo non viene dato un euro in più alle necessità delle famiglie ma ne vengono sottratti ben 30 milioni ad un fondo che era già di per sé insufficiente. Chiediamo quindi le dimissioni del Ministro Elena Bonetti, in coerenza con le dichiarazioni rilasciate alla stampa. Questo governo ha già dimostrato troppe volte di essere nemico della famiglia”, conclude Gandolfini.  Pronta la replica del ministro: "Non c'è alcun taglio al fondo famiglia già approvato con la legge di bilancio a dicembre 2019, le sue risorse sono state tutte destinate alle politiche familiari, insieme ai 600 milioni aggiuntivi che la legge di bilancio di quest'anno ha destinato alle famiglie. Queste risorse sono già allocate nel bonus bebè, nel bonus nido e nei congedi per i padri estesi a 7 giorni. Sono dati pubblici e verificabili", dice la Bonetti in risposta Salvini che aveva rilanciato la denuncia di Family Day.

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