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La conferma della Roma su Friedkin: "Contatti ancora in corso"

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Dan Friedkin

La relazione sulla semestrale: l'affare rallentato dal Covid-19

Filippo Biafora
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Oggi si è riunito il Consiglio di Amministrazione della Roma che ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 31 dicembre 2019, aggiornata alla data odierna - era già stata approvata il 28 febbraio - dopo che era stata rinviata per tenere conto delle nuove incertezze dovute alla diffusione del Coronavirus. LA CESSIONE DEL CLUB Importanti aggiornamenti nel comunicato pubblicato dal club guidato da Pallotta riguardano anche la possibile cessione al Gruppo Friedkin, con il quale sono ancora in corso i contatti e non c'è stato alcuno stop definitivo alle contrattazioni: “In data 27 aprile 2020, l'azionista di riferimento ASR SPV LLC ha rilasciato una lettera di supporto finanziario a beneficio della Società. Si precisa che, come già comunicato al mercato in data 20 novembre 2019 e 30 dicembre 2019 (si menzionava nello specifico The Friedkin Group, nda), dalla AS Roma SPV LLC, società che detiene il controllo indiretto di A.S. ROMA S.p.A. tramite la sua controllata NEEP ROMA HOLDING S.p.A, sono in essere contatti tra tale società e un potenziale investitore al fine di permettergli di valutare l'opportunità di un possibile investimento in NEEP ROMA HOLDING S.p.A. e nelle sue società controllate, inclusa A.S. Roma S.p.A.. (“l'Operazione”). Nel caso in cui i contatti in corso, attualmente rallentati per effetto della diffusione del virus Covid-19, si concretizzassero, i fabbisogni finanziari e patrimoniali del Gruppo verrebbero coperti, successivamente al perfezionamento dell'Operazione, da apporti di risorse del suddetto investitore”. LE PERDITE Il club nel comunicato specifica che restano invariati i risultati economici (perdita di 87 milioni di euro), patrimoniali e finanziari relativi ai primi sei mesi dell'esercizio 2019/2020. Per mitigare l'impatto causato dal rinvio mondiale di tutte le attività sportive a causa della diffusione del virus la società giallorossa conferma di aver raggiunto un accordo finanziario con i calciatori della prima squadra, l'allenatore e il suo staff, relativo al resto della stagione 2019-2020, che vedrà i calciatori, l'allenatore e il suo staff rinunciare a percepire gli stipendi relativi ai mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2020, per un importo complessivo lordo pari a circa 30 milioni di euro. La società e i suoi calciatori, l'allenatore e il suo staff, hanno inoltre definito un piano di incentivi individuali per le successive stagioni sportive, nonché sulla stagione in corso qualora le competizioni sportive riprendessero e la stagione venisse regolarmente conclusa. La Roma specifica poi che ha attivato gli ammortizzatori sociali previsti dai Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri di marzo 2020 per alcuni dipendenti, e i calciatori della prima squadra, l'allenatore e il suo staff si sono impegnati a compensare la differenza della retribuzione netta che sarà percepita da tali dipendenti. Inoltre è stato raggiunto un accordo anche con il management del club, che rinuncerà a percepire una parte del proprio salario in questo periodo. SCENARI Sull'andamento futuro viene chiarito che “ad oggi, non vi è certezza circa la possibilità di concludere regolarmente la stagione sportiva in corso e, nell'ipotetica circostanza in cui la Federcalcio fosse costretta ad annullare la stagione sportiva, un riflesso negativo potrebbe emergere principalmente sui proventi residui rivenienti dalla biglietteria, dai Diritti televisivi e delle Sponsorizzazioni e dall'attuale posizionamento nella classifica di serie A, che comporterebbe la mancata qualificazione alla UEFA Champions League. La Società continuerà a monitorare costantemente l'evolversi della situazione emergenziale connessa alla diffusione del virus COVID-19, in considerazione sia del mutevole quadro normativo di riferimento, sia del complesso contesto economico globale, al fine di valutare l'eventuale adozione di ulteriori misure a tutela della salute e del benessere dei propri tesserati, dipendenti e collaboratori, ed a tutela delle proprie fonti di ricavo e dei propri asset. A seguito della sospensione del campionato, sono venuti meno gli introiti attesi dalla vendita di biglietti per gli incontri che non sono stati disputati, e che – anche nel caso di ripresa del campionato – verrebbero comunque disputati senza possibilità di accesso agli stadi da parte degli spettatori. Inoltre, ulteriori significative incertezze emergono in relazione alle operazioni di trasferimento dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori che potrebbero, in tale contesto economico, essere parzialmente inficiate da una potenziale riduzione degli investimenti nel settore, oltre che in relazione al momento in cui sarà nuovamente possibile porre in essere tali operazioni di trasferimento”. IL SUPPORTO FINANZIARIO DI PALLOTTA Sul fronte dell'aumento di capitale - nessun versamento a marzo e ad aprile, ma è stata corrisposta ai tesserati la retribuzione relativa alla mensilità di febbraio - vengono confermati gli effetti positivi del DPCM dell'8 aprile: “L'azionista di riferimento ASR SPV LLC, per il tramite della controllante NEEP Roma Holding S.p.A., ha già versato l'importo complessivo di 89,1 milioni di euro e la Società non ritiene necessari ulteriori provvedimenti. Inoltre, dalle stime preliminari dei risultati dei primi nove dell'esercizio 2019/20 in corso di elaborazione, è emerso che il Capitale sociale di A.S. Roma S.p.A., a seguito della perdita civilistica di periodo, potrebbe essere ridotto al disotto dei limiti di legge, con il conseguente manifestarsi dei presupposti di cui all'art. 2447 del Codice Civile. Tuttavia, considerato l'art. 6 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri numero 23 del 8 aprile 2020 che ha sospeso l'applicazione, fra gli altri, dell'art. 2447 del Codice Civile fino al 31 dicembre 2020, e l'aumento di capitale fino ad un massimo di Euro 150 milioni deliberato dall'Assemblea dei Soci nell'ottobre 2019, la Società non ritiene al momento necessari ulteriori provvedimenti”.  Tutto è ancora in ballo.

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