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Salvini al rettore della Sapienza: perché tollera l'illegalità?

Francesco Ginese, il ragazzo morto a La Sapienza (foto tratta da Facebook)

I collettivi in un post: "Nessun ticket e il cancello era aperto"

Valentina Conti
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“Perché il Rettore della Sapienza tollera l'illegalità e non fa nulla?”. Se lo domanda il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, commentando la morte del ragazzo 26enne intento a scavalcare il cancello dell'università capitolina per partecipare ad una festa non autorizzata. “La responsabilità di questa morte – aggiunge il vicepremier - è anche di chi permette queste illegalità da troppo tempo, tra occupazioni di aule e feste non autorizzate con uso e abuso di alcolici e altre sostanze”. Gli organizzatori di “Sapienza Porto Aperto” sono intervenuti con un post su Facebook su quanto accaduto. “È necessario – hanno scritto - precisare alcune verità in merito ai fatti verificatisi venerdì 21 sera/notte durante lo svolgimento dell'evento: non vi era alcun “ticket d'ingresso”, ma una semplice offerta libera. Il cancello di piazzale Aldo Moro era aperto”. Inoltre – hanno spiegato - “Sapienza Porto Aperto non è stato un rave, piuttosto un'iniziativa artistico-culturale articolata in dibattiti sull'attualità, sport, musica, danze, live painting, ideata per vivere la città universitaria in modo diverso dal solito”. E ancora: “Francesco – hanno evidenziato i promotori - è stato soccorso dall'ambulanza già presente nella cittadella, perché garantita, come sempre in questi casi, dalle studentesse e dagli studenti”. E, “appena conosciuta la gravità dell'incidente occorso, in un luogo distante dagli eventi artistici e musicali, questi ultimi sono stati immediatamente interrotti e, con la collaborazione di tutte le studentesse e tutti gli studenti, i tanti convenuti hanno tempestivamente lasciato la città universitaria”. Sulla vicenda il Codacons presenterà stamane un esposto in Procura affinché siano accertate le responsabilità. “Si tratta di una morte annunciata – tuona il presidente dell'Associazione, Carlo Rienzi - perché party abusivi organizzati senza autorizzazioni e senza il rispetto delle norme di settore mettono a grave rischio l'incolumità dei partecipanti e aumentano il rischio di incidenti anche gravi”. “Per questo – ha annunciato Rienzi - abbiamo deciso di chiedere alla Procura di Roma, che già indaga sulla vicenda, di accertare le responsabilità dei vertici dell'Ateneo, a partire dal Rettore, e delle stesse forze dell'ordine che, in base a quanto si apprende, sarebbero state più volte avvisate attraverso esposti e denunce circa feste illegali organizzate a La Sapienza”.

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