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Salvini: "Lo Ius Soli non è legge ed è merito nostro"

Il leader del Carroccio a Piazza Santi Apostoli tra le proteste dell'ultrasinistra

Antonio Angeli
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Oggi a Roma manifestazione del Carroccio per dire no allo Ius Soli. Il leader della Lega Matteo Salvini ha rivendicato il merito di aver bloccato il provvedimento assurdo e nocivo per la nostra nazione. Tensione con alcuni esponenti dell'ultrasinistra che hanno tentato di sabotare la manifestazione leghista. «A che serve essere in piazza contro un procedimento che non passerà mi ha chiesto qualche giornalista - ha tuonato dal palco Salvini - Non passerà grazie alla Lega e grazie a voi dico io. Grazie a chi ha raccolto le firme e a chi ha firmato. Il governo ha provato a prendere in giro italiani e stranieri. Comprando gli italiani con 80 euro e gli immigrati con la cittadinanza. Ma la cittadinanza non è un regalo elettorale, ma un percorso, un'adesione ideale, che va voluta e meritata. Noi lavoreremo con le comunità di stranieri senza trattarle come carne da macello elettorale. Parlando tra italiani per bene e immigrati perbene». Nella piazza circa 40 famiglie dormono da oltre quattro mesi, sotto il colonnato della Basilica dei Santi Apostoli, si trovano in territorio Vaticano e non sono stati sgomberati perché né il parroco né le autorità vaticane ne hanno fatto richiesta. Da tempo i senzatetto, tra i quali numerosi stranieri e bambini, non hanno notizie da parte del Comune, che aveva avanzato proposte di sistemazione, ma tutte rifiutate. Esponenti della sinistra più estrema hanno tentato di non far parlare Salvini, ma il lavoro attento delle forze dell'ordine ha evitato incidenti. «Odio la Lega» è stato il coro principale dei movimenti della casa, bloccati da due cordoni di polizia su via dell'Archetto. Un cordone intanto ha bloccato l'incrocio tra la via e piazza SS Apostoli, mentre si svolgeva il comizio contro lo Ius Soli di Salvini, un altro invece ha bloccato l'uscita su via del l'Umiltà per evitare che i manifestanti dei movimenti si incrocino con quelli leghisti.

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