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Addio alla regina del cachemire, Laura Biagiotti è morta

Katia Perrini
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Laura Biagiotti non ce l'ha fatta. La stilista romana, 73 anni, era stata ricoverata mercoledì sera all'ospedale Sant'Andrea di Roma dopo un arresto cardiaco che l'ha sorpresa mentre si trovava nella sua residenza di Guidonia, vicino a Roma. Laura Biagiotti si è spenta alle 2.47 di questa notte. La stilista era stata colpita da un grave malore con conseguente arresto cardiaco. L'anossia che ne era seguita - spiegano i sanitari del Sant'Andrea dove era ricoverata in Rianimazione - aveva reso le sue condizioni subito gravissime, con danni irreversibili al cervello. Ieri era stata compiuta la procedura di accertamento di morte cerebrale e questa notte c'è stata l'ufficialità del decesso. La stilista non ha mai ripreso conoscenza. I funerali si terranno domani alle 11 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Roma. "Non sia turbato il vostro cuore", queste le parole postate da Lavinia Biagiotti, figlia di Laura, nella pagina Facebook ufficiale della maison e su Twitter. Si tratta della citazione di un passo del Vangelo secondo Giovanni: "Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io". pic.twitter.com/TeTBcf1Khi— Laura Biagiotti (@LBofficialpage) 26 maggio 2017 Più tardi la stessa Lavinia ha twittato: "Grazie di tutto! Per sempre noi". Laura Biagiotti si e' spenta alle 2.47 di questa notte. La stilista era stata colpita mercoledi' sera da un grave malore con conseguente arresto cardiaco. L'anossia che ne era seguita, spiegano i sanitari del Sant'Andrea dove era ricoverata in rianimazione, aveva reso le sue condizioni subito gravissime, con danni irreversibili al cervello. Ieri era stata compiuta la procedura di accertamento di morte cerebrale e questa notte c'e' stata l'ufficialita' del decesso. La stilista non ha mai ripreso conoscenza«Grazie di tutto, per sempre noi», scrive la figlia Lavinia su Twitter. Grazie di tutto! Per sempre noi pic.twitter.com/ga61y6VeYR— Lavinia Biagiotti (@lavibiagiotti) 25 maggio 2017 La storia della Queen of cachemire, la regina del cachemire come venne ribattezzata dal New York Times, è una saga famigliare tutta al femminile, che inizia negli anni Settanta, in via Salaria 126. È lì che sorge la piccola sartoria su misura della madre, Delia Biagiotti, che da subito raccoglie il plauso delle signore romane. Nel 1964 Delia vince l'appalto delle divise delle hostess di Alitalia e trasforma il piccolo hobby casalingo in un'azienda globale. A quei tempi Laura è ancora una studentessa di archeologia, ma decide di entrare in azienda per dare una mano a mamma Delia. Sono gli albori del pret-à-porter italiano, che incorona Firenze, Roma e Capri capitali di eleganza e glamour internazionali. Nel 1965, assieme ad alcuni partner, Biagiotti fonda una società per acquisire la produzione e la distribuzione di alcuni dei nomi più blasonati dell'alta moda romana: Schuberth, Capucci, Litrico e Barocco. L'anno della svolta è il 1972, con la prima collezione "Laura Biagiotti" che sfila a Firenze, nella Sala Bianca. I capi riscuotono un successo immediato e in una manciata di stagioni la stilista riesce a imporsi all'attenzione della stampa e dei buyer internazionali. Non ha ancora 30 anni, quando assieme a Ottavio Missoni, Walter Albini, Krizia e Gianfranco Ferrè, Biagiotti trasferisce il pret-à-porter a Milano, ponendo le basi del Made in Italy. In quel periodo incrocia la strada dell'artista francese René Gruau, (grande amico di Christian Dior e ideatore della celebre copertina di La dolce vita di Fellini) che ne fa la sua musa. Per lei Gruau realizza numerose illustrazioni, tra cui la sua immagine riprodotta sulle iconiche shopping bag. Dal 1980 vive e lavora nella campagna romana, suo buen retiro e quartier generale. Attorno al Castello Marco Simone, un monumento nazionale dell'XI secolo, che la stilista fa restaurare insieme al marito Gianni Cigna, realizza uno dei campi da golf più famosi d'Europa, il Marco Simone Golf & Country Club. Pioniera e lavoratrice indefessa, assieme a Krizia, Laura Biagiotti è considerata ancora oggi una delle ambasciatrice più illustri della moda italiana nel mondo, soprattutto per le numerosi relazioni commerciali e culturali che ha saputo intrecciare negli anni. Avanguardista come poche prima di lei, nel 1988 decide di far sfilare il cachemire nella Cina comunista, dove 30 modelle cinesi indossano quasi 150 delle sue più creazioni più iconiche, incoronandola prima italiana a portare una sfilata di moda nell'ex Celeste Impero. Neanche 10 anni dopo, la storia si ripete. Per Biagiotti si spalancano le porte del Grande Teatro del Cremlino e nel 1995 segna un nuovo record, diventando la prima stilista italiana a sfilare a Mosca, nella vecchia sede del PCUS. Oltre al marito, Gianni Cigna, scomparso nel 1996, al suo fianco c'è sempre Lavinia, figlia adorata e braccio destro, che rappresenta la terza generazione Biagiotti, e che oggi ricopre l'incarico di vicepresidente del gruppo. Assieme a lei la stilista ha sempre vissuto in simbiosi con la Città Eterna. Non solo con la moda, ma anche come mecenate. Nel 1998 la Laura Biagiotti Parfums ha portato agli antichi splendori la Scala Cordonata del Campidoglio, disegnata da Michelangelo, ha donato alla Capitale una serie di opere di Giacomo Balla e nel febbraio del 2007 la maison ha intrapreso il restauro delle Fontane di Piazza Farnese a Roma. A contribuire al successo della sua griffe nel mondo sono stati anche i profumi, altro grande amore della stilista. Fiori Bianchi, il primo nato, viene lanciato nel 1982, seguito da Night e Biagiotti Uomo. Nel 1988 è la volta del best-seller Roma (l'iconica boccetta a forma di Colosseo è ancora oggi tra i sillage più richiesti), seguito nel 1992 da Venezia. Nel mondo si conta che siano state vendute oltre 200 milioni di flaconi che portano la sua firma. 50 gli anni di una carriera invidiabile, portata avanti con tenacia e passione, le stesse che oggi consentono alla maison di presentare oltre 70 collezioni di abbigliamento e accessori tra le quali la linea di pret-à-porter Laura Biagiotti, la linea junior Laura Biagiotti Dolls, disegnata dalla figlia Lavinia borse, occhiali, foulard, ombrelli, calze e calzature uomo donna e bambino, e biancheria per la casa. Forse uno dei meriti più grandi di Laura Biagiotti è stato riuscire a dar voce a tutte le donne e a tutti gli universi a lei connessi. La figlia, la mamma, la moglie, la donna libera. La signora in bianco, quella dolcissima, sempre con il sorriso. Proprio come lei.

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