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Corea del Nord, lanciato missile balisticoIl test fallisce ma Trump tuona: affronto alla Cina

Silvia Sfregola
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Nuovo test missilistico della Corea del Nord. Dopo che ieri il segretario di Stato americano Rex Tillerson ha chiesto al Consiglio di sicurezza dell'Onu nuove sanzioni, avvertendo che il mancato stop al programma nucleare e missilistico di Pyongyang potrebbe portare a "conseguenze catastrofiche", la Corea del Nord ha compiuto un nuovo lancio di un missile balistico, che pare sia il quarto di fila non riuscito da marzo. Secondo funzionari di Corea del Sud e Stati Uniti, infatti, il test è fallito. Il lancio è giunto quasi in coincidenza con l'arrivo del gruppo della portaerei americana USS Carl Vinson nei pressi della penisola coreana, dove 12 ore dopo il test sono cominciate le esercitazioni navali congiunte di Usa e Corea del Sud. Una fonte ufficiale Usa fa sapere che l'amministrazione Trump potrebbe rispondere al test accelerando i suoi piani per imporre nuove sanzioni di Washington. Inoltre un funzionario statunitense riferisce a Reuters che, se la Corea del Nord agirà continuando a sfidare la pressione internazionale, Washington potrebbe condurre nuove esercitazioni navali e dispiegare più navi e aerei nella regione. Intanto condanna a livello internazionale e, stando a fonti diplomatiche, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite probabilmente comincerà a discutere di una dichiarazione di condanna del lancio missilistico. Ma Pyongyang minaccia: l'invio della portaerei Usa Carl Vinson nelle acque al largo della penisola coreana è una "azione incauta di maniaci di guerra mirata a una guerra nucleare estremamente pericolosa", si legge in un editoriale pubblicato sul giornale ufficiale del Partito dei lavoratori, il Rodong Sinmun, in cui si aggiunge che razzi balistici inter-continentali voleranno sugli Stati Uniti "se gli Usa mostreranno un minimo segno di provocazione". Donald Trump è stato fra i primi a commentare il lancio del missile balistico, affermando che si è trattato di un affronto alla Cina, l'unico alleato di Pyongyang: "La Corea del Nord non ha rispettato la volontà della Cina né del suo molto rispettato presidente, (Xi Jinping ndr.) quando ha lanciato, seppur senza successo, un missile", ha scritto su Twitter il presidente Usa. North Korea disrespected the wishes of China & its highly respected President when it launched, though unsuccessfully, a missile today. Bad!— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 28 aprile 2017 E in un commento pubblicato oggi, l'agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua afferma che sia Corea del Nord che Stati Uniti devono agire in modo prudente. Trump, in un'intervista rilasciata a Reuters giovedì, aveva elogiato il presidente cinese Xi Jinping per i suoi tentativi a proposito della Corea del Nord, ma aveva anche avvertito che "un grande conflitto" è possibile. Condanna è giunta dal Giappone, il cui premier Shinzo Abe ha parlato di grave minaccia all'ordine internazionale: "Ho invitato la Russia a giocare un ruolo costruttivo nella gestione della Corea del Nord", ha detto parlando con i giornalisti a Londra, aggiungendo che "il Giappone osserverà come la Cina agirà a proposito della Corea del Nord". E la Francia, oltre a condannare il lancio, ha chiesto una reazione "ferma" e "determinata" nei confronti di Pyongyang. "Nonostante il suo fallimento, questo test conferma l'intenzione del regime nordcoreano di ottenere una capacità nucleare operativa e costituisce una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale", ha detto un portavoce del ministero degli Esteri di Parigi. La tensione nella penisola coreana è alta da settimane per i timori che il Nord possa condurre un test missilistico a lungo raggio o il suo sesto test nucleare, che erano attesi intorno al 15 aprile, anniversario della nascita del fondatore dell'attuale dinastia. A febbraio scatenò le condanne internazionali il lancio di un missile balistico a medio raggio, avvenuto allora con successo, che si diceva potesse trasportare un'arma nucleare; inoltre un altro test di missili balistici è stato compiuto con successo il 6 marzo. Non è chiaro a cosa sia dovuta, da allora, la serie di insuccessi nei test. Secondo fonti Usa, quello testato ieri è probabilmente un missile a medio raggio noto come KN-17, che pare sia andato in pezzi pochi minuti dopo il decollo. L'esercito sudcoreano ritiene che il missile abbia raggiunto un'altitudine di 71 chilometri prima di disintegrarsi. Per Kim Dong-yub, esperto dell'istituto per gli studi del lontano est dell'università Kyungnam a Seul, la Corea del Nord potrebbe avere raccolto i dati che voleva con il breve volo del missile e averlo fatto poi saltare in aria nel tentativo di limitare l'ira della Cina, che aveva avvertito Pyongyang di evitare ulteriori provocazioni.

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