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La Sovrintendenza del Comune dice sì allo stadio della Roma a Tor di Valle: "Ma tribune da valorizzare"

Davide Di Santo
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Slitta a venerdì l'incontro fra As Roma e Campidoglio per proseguire il dialogo sul progetto del nuovo stadio della Roma che avrebbe dovuto tenersi oggi. Due giorni in più per valutare la situazione dopo la richiesta di vincolo sull'ippodromo di Tor di Valle, la zona dove dovrebbe essere costruito l'impianto, da parte della Soprintendenza alle Belle Arti. Le nuove carte L'ultima novità riguarda proprio il vincolo sull'ex galoppatoio. Nella guerra di carte bollate attorno all'ippodromo di Tor di Valle, location dove dovrebbe sorgere lo stadio di proprietà dei giallorossi, spunta un nuovo pronunciamento, stavolta della Sovrintendenza Capitolina (organismo del Comune di Roma), che esprime "parere favorevole al progetto". La scorsa settimana, invece, la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio del Comune di Roma (organo del Mibact) aveva avviato la procedura di vincolo - l'iter dura fino a 120 giorni - sulla struttura di Tor di Valle in quanto "struttura all'avanguardia" realizzata per le Olimpiadi del 1960 con una tribuna "esempio rilevante di struttura contemporanea". Il parere favorevole Adesso spunta un documento del 18 gennaio scorso, firmato dal Sovrintendente comunale Claudio Parisi Presicce, in cui si legge: "Questa Sovrintendenza capitolina, nel far presente di essere stata convocata solamente nella fase finale della valutazione tecnica e preso atto della deliberazione di pubblica utilità del progetto in questione, esprime per quanto di competenza parere favorevole al progetto definitivo". Ma tribune da valorizzare Il documento però formula comunque una prescrizione: "Valorizzare, anche parzialmente e mediante riproposizione in luogo adiacente, le tribune dell'Ippodromo di Tor di Valle, costruito nel 1959 su progetto dell'architetto Julio Lafuente in maniera da rendere funzionali ad attività (di carattere sportivo, ricreativo, culturale) collaterali al nuovo complesso". E ancora: "Tali soluzioni dovranno essere concordate con questo Ufficio nelle fasi progettuali di definizione del progetto esecutivo". "Valutazione ininfluente" "Il parere della sovrintendenza comunale sul progetto del nuovo stadio della Roma è del tutto ininfluente perché la tutela è un potere esclusivo dello Stato che lo esercita attraverso le sue soprintendenze statali", scrive in una nota il senatore Francesco Giro (Forza Italia): "E' incredibile la sciatteria con cui è stata sviluppata l'intera operazione sul profilo della vincolistica. Ai promotori del progetto andava garantita maggiore professionalità da parte dell'amministrazione statale e comunale che come in altre circostanze hanno giocato al gatto e il topo".

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