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I cittadini di Gorino alzano le barricate e respingono il pullman dei profughi

I cittadini di Goro mentre costruiscono le barriere

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Dodici donne, di cui una incinta, e otto bambini. Tutte provenienti da Nigeria, Nuova Guinea e Costa d'Avorio e in fuga dalla guerra. Ieri sera, a bordo di un pullman, dovevano arrivare a Gorino Ferrarese per essere ospitate nell'ostello-bar "Amore-Natura". Invece, sulla strada, hanno trovato delle vere e proprie barricate. Erette dai cittadini di Goro e Gorino che sono scesi in strada per protestare contro l'arrivo dei profughi. Una protesta che prosegue e che ha costretto il prefetto ad un'immediata marcia indietro. "Perché è stato scelto l'hotel di Gorino? - prova a spiegare il prefetto di Ferrara, Michele Tortora - Perché Goro è uno degli otto comuni del Ferrarese che non ha nessun migrante. Lo abbiamo scelto anche perché si è pensato che non fosse particolarmente frequentato d'inverno. Quindi il danno economico sarebbe stato contenuto. Sono mesi che stiamo cercando, ma appena gli alberghi sentono parlare di profughi tutti ci dicono che sono pieni. Insomma, lascio a voi giudicare...  Ci sono orde di turisti che a novembre si riversano in riviera". Alla fine le profughe sono state trasferite e divise tra Fiscaglia (quattro), Ferrara (quattro) e Comacchio (quattro). La Lega esulta Intanto Alan Fabbri, capogruppo leghista in Regione Emilia-Romagna e segretario della Lega Nord Ferrara, ringrazia "chi ha manifestato questa notte, grazie a chi ha lottato per far vincere la democrazia e il buon senso. I cittadini di Gorino sono per noi i nuovi eroi della resistenza, contro la dittatura dell'accoglienza".

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