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O così o non ci stiamo. Matteo Renzi spara l'ultimatum. Come fa tremare Conte

"Siamo a un bivio, si possono inseguire le dirette Facebook o seguire i dati statistici sulla disoccupazione. Io vorrei che lei desse un occhio in più ai dati Istat e uno meno ai sondaggi. Tocca a lei decidere, se ci vuole ci siamo per fare le cose che servono agli italiani. Se sceglie la strada populista non avrà al fianco Italia viva, se sceglie la politica saremo lì ad aspettarla«. Lo ha detto Matteo Renzi in aula al Senato rivolgendosi al premier Giuseppe Conte. Poi Renzi passa a parlare dei pieni poteri, facendo un passo indietro: «Sia più prudente quando parla agli italiani, lei ha detto 11 volte "noi consentiamo", nel campo delle libertà costituzionali il Presidente del Consiglio non consente, perché le libertà costituzionali vengono prima di lei. Lei non consente la libertà lei la riconosce. Io rivendico di aver contribuito a creare un altro governo quando il senatore Salvini ha chiesto pieni poteri, non li abbiamo negati a lui per darli ad altri. È un fatto costituzionale che dobbiamo difendere».  Per approfondire leggi anche: Conte bersagliato: è guerra alla fase 2 E ancora: «Il suo intervento esige risposte in nome della libertà e della verità - ha proseguito il leader di Italia Viva - Da due mesi 60 milioni di italiani sono comprensibilmente in un regime che ricorda lo stato degli arresti domiciliari per una emergenza sanitaria, la politica ha il compito di dire parole di chiarezza e forza. Non usciremo da questa dinamica con un paternalismo populista o con una visione priva di politica».

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