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Incredibile Urbano Cairo. Così motiva i venditori di pubblicità. Ma spunta un'altra verità

Incredibile Urbano Cairo. In un video destinato ai venditori del suo gruppo mostra i muscoli anche in una situazione che per tutti i gruppi editoriali è difficile. Per motivarli sostiene che lui - che sta andando a chiudere l'edizione del Corriere con Lorenzo Fontana (chissà quanto è felice il direttore di queste affermazioni - sta vivendo una sorta di età dell'oro dovuta al coronavirus, perché riesce a vendere pubblicità come mai per La7, per il Corriere e per i periodici Rcs e Cairo Editore. Sostiene di avere sentito 40 grandi industriali prontissimi a fare pubblicità da lui perché gli affari vanno a gonfie vele. Fra questi pure Massimo Zanetti del caffè Segafredo che Cairo svela di avere sentito dalla Polinesia, dove evidentemente si è rifugiato per cercare di sfuggire al virus. Fra gli atri big dal portafoglio pronto per gli spot anche la Conad, che avrebbe fatto +20% di fatturato in questo periodo. Dato per altro assai differente da quello fornito da Nielsen per il mese di marzo, in cui la grande distribuzione avrebbe visto crescere le vendite del 5,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Ma non i fatturati, perché la gente acquista prodotti meno cari e più essenziali a una lunga detenzione a casa: la farina ha fatto +185,6%, le uova +53,7%, boom di carta igienica e alcol denaturato, ma crollo delle vendite di prodotti più costosi e remunerativi come creme, make up (-70%), profumeria (-63,6%).  Per approfondire leggi anche: Cairo striglia La7 Proprio mentre diffondeva questo video super ottimista però Cairo si è trovato sul Corriere un comunicato del Cdr che raccontava tutta altra verità, lamentando la scelta di pagare 15 milioni di euro di dividendo di Rcs nel momento in cui veniva annunciata una cura lacrime e sangue per giornali e giornalisti dovuta tra l'altro al crollo della pubblicità e delle vendite in edicola. Insomma Cairo o la racconta di fantasia ai suoi venditori, o ai suoi giornalisti...

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