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Dalla famiglia al dramma di Sanremo: così Fiorello si confessa dalla Carrà

Per anni Raffaella Carrà ha rifiutato le proposte Rai e non, ma alla fine ha detto sì a un programma completamente diverso da quelli fatti in passato. Torna in televisione con “A raccontare comincia tu”, un ciclo di sei interviste a personaggi famosi. Il primo ospite è stato Rosario Fiorello: non un'intervista, ma un incontro sincero ed elegante, asciutto e morbido, godibile e interessante, in cui la sfera privata è stata toccata con la medesima delicatezza di chi suona un'arpa. Nessuno spazio è stato concesso alle cruente e crudeli autopsie da CSI. La Raffaella nazionale ha ascoltato interessata e riso di gusto al momento opportuno. Fiorello ha raccontato gli esordi, la gavetta, l'incontro con Claudio Cecchetto, l'amore maturo per la moglie Susanna (“quando la vidi mi dissi: ci siamo”) e il dramma di Sanremo, una sofferenza che condivide con la Carrà. Fiorello rivela che durante una sua partecipazione al Festival di Sanremo chiamò a casa senza ricevere risposta: “Allora si usava il telefono fisso, telefonai alle 23 e pensai subito ‘dove sono andati?'. Dopo un giro di telefonate mi rispose un parente che disse ‘tuo padre sta male'. Capì subito e risposi ‘come è morto?'. Fu una cosa improvvisa, mio padre disse a mia mamma che andava un attimo in macchina e non è più tornato. E' morto in macchina”, la Carrà lo guarda con affetto e comprensione: “Mi ha impressionato la tua storia perché mi è successa una cosa simile nel 2001 quando dovevo condurre il Festival di Sanremo. Uscì dalla prima riunione e mi comunicarono che mio fratello aveva un tumore al cervello. Mi appoggiai al muro e mi lasciai scivolare per terra”. La location neutra, i colori tenui, la spruzzata di foto personali, l'accurata scelta dei filmati meno noti dalle teche Rai e la passeggiata in macchina sono luce per gli occhi. Il programma parte un po' in sordina e via via sale di intensità: l'intervista diventa talmente magnetica da desiderare che non finisca mai. La Carrà fa una televisione di cui si era persa memoria e padroneggia in modo impeccabile i tempi e la telecamera. Tuttavia l'impressione è che il format funzioni solo se l'intervista riguarda autentici fuoriclasse (giovedì prossimo toccherà a Sophia Loren, poi Maria De Filippi e il maestro Riccardo Muti), in caso di persone meno disposte a levarsi la maschera del personaggio, il format potrebbe annoiare. Alla prima uscita però la Carrà raccoglie consensi unanimi sui social: “Stasera su Rai3 c'è davvero LA TELEVISIONE”, “Trovo questo programma meraviglioso… di una semplicità e di un'allegria unica”, “Quanto mi era mancata la risata iconica della Carrà”, “Mi mandate il link della petizione per Fiorello e Raffaella Carrà presentatori a #sanremo2020? Grazie”, “Complimenti per la raffinatezza del programma: fotografia, titoli, montaggio, vedute: tutto curato nei minimi particolari con classe ed eleganza. Top”, “Voglia di cambiare il divano di casa solo per portarmi a casa Fiorello e Carrà”, “Se per caso cadesse il mondo io mi sposto un po' più in là, che stasera devo guardare la Carrà”.   

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