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Dati da WhatsApp a Facebook, doppia indagine dell'Antitrust

Avviati due procedimenti istruttori nei confronti della società californiana per "presunte violazioni del Codice del Consumo"

Silvia Sfregola
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L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato due procedimenti istruttori nei confronti di WhatsApp Inc. per presunte violazioni del Codice del Consumo. Il primo procedimento riguarda l'eventualità che la società americana "abbia di fatto costretto gli utenti di WhatsApp Messenger ad accettare integralmente i nuovi termini contrattuali, in particolare la condivisione dei propri dati personali con Facebook, facendo loro credere, con un messaggio visibile all'apertura ell'applicazione, che sarebbe stato, altrimenti, impossibile proseguire nell'uso dell'applicazione medesima". Per l'Antitrust, inoltre, l'effetto di "condizionamento" sarebbe stato rafforzato dalla spuntatura già presente sull'opzione Facebook in una schermata di secondo livello alla quale l'utente accedeva dal messaggio principale attraverso un link. Un secondo provvedimento, invece, è diretto ad accertare "la vessatorietà" di alcune clausole inserite nei termini di utilizzo di WhatsApp Messenger riguardanti, in particolare, la facoltà di modifiche unilaterali del contratto da parte della società, il diritto di recesso stabilito unicamente per il professionista, le esclusioni e le limitazioni di responsabilità a suo favore, le interruzioni ingiustificate del servizio, la scelta del Foro competente sulle controversie che, ad oggi, è stabilito esclusivamente presso Tribunali americani.

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