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Apre a Milano il club marchiato Philipp Plein: l'avv. Felice Massa racconta i retroscena

Francesco Fredella
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La sigla dell’accordo era stata annunciata dallo stesso Philipp Plein nel corso della festa di Natale che si è tenuta a novembre 2021 nei locali di via Daniele Manin, 21 (ex spazio Krizia) e oggi, ad un anno e mezzo di distanza, si può finalmente affermare che l’attesa per l’apertura del primo locale al mondo ad insegna "Philipp Plein" volge al termine. Ancora non si sa esattamente quando, ma pare che nell’arco di pochi mesi, ragionevolmente subito dopo l’estate. Milano si prepari a inaugurare quello che sarà senza alcun dubbio, il ristorante più cool, il bar di maggior tendenza, il club più esclusivo e il boutique hotel più lussuoso che il capoluogo meneghino abbia mai conosciuto. L’Avv. Felice Massa ci ha svelato i retroscena di un’operazione che ha ideato, curato e portato a termine in prima persona e che è destinata a segnare un punto di riferimento per i futuri accordi di partnership/licenza tra gli operatori del mondo del fashion e gli imprenditori del mondo della night life, un settore che nella Milano post covid ha registrato un aumento vertiginoso del fatturato.

Come è nata l’idea?

"In piena pandemia, da una chiacchiera con un amico. Lui, da sempre operativo nel mondo della notte e socio della realtà che nel panorama dell’intrattenimento Milanese per prima ha avuto l’intuizione di abbinare la movida notturna ad un fashion brand (il Just Cavalli), davanti ad un bicchiere di vino, poco prima della chiusura del suo locale, mi ha guardato e mi ha detto: “dobbiamo creare un’alternativa e replicare il format di questo locale con un brand più in hype. Che ne pensi?”.
Io, che dopo una lunga esperienza da Avvocato tradizionale presso una delle più blasonate boutique milanesi di diritto civile, stavo in quel momento lavorando come manager per il gruppo di società facenti capo alla figura del noto designer Tedesco Philipp Plein, ho risposto: “Bella idea, ma non è così semplice. Bisogna trovare lo spazio adeguato e soprattutto persone che siano disposte a investire nel progetto, perché Philipp Plein il locale con il suo nome lo vuole aprire, ma fino ad oggi ha trovato solo operatori che gli hanno proposto di gestirlo e non di realizzarlo. Erano I primi di maggio del 2021”.

E poi cosa è successo?

"Sempre la stessa persona, dopo qualche mese di silenzio, intorno a settembre, un venerdi sera mi ha chiamato e senza troppi fronzoli mi ha detto: “Ho le persone giuste, le incontriamo lunedi mattina da te in ufficio”. Quel lunedi mattina è successo tutto. Le persone erano effettivamente quelle giuste: un gruppo solido, alla guida di numerosi locali, non solo milanesi, molto ben avviati e in continua evoluzione, come il The Club, la Terrazza Duomo 21 e molti altri. Abbiamo concordato la mia fee e ci siamo messi immediatamente al lavoro per elaborare una proposta che -già sapevo- avrebbe catturato l’attenzione di Philipp Plein, che infatti ha immediatamente accettato. Dopo la costituzione di un veicolo societario adeguato all’operazione è stato sottoscritto un contratto di licenza per l’utilizzo del brand “Philippp Plein" contenente anche un impegno da parte di quest’ultimo a partecipare attivamente alla direzione artistica del locale. Inizialmente era stato individuato uno spazio che si trovava in prossimità di piazza Affari, ma, una volta sottoscritto il contratto di licenza, ci si è dati da fare per trovare una location all’altezza di un progetto che aveva sin da subito l’aria di diventare epico. Di li a poco, con un po’ di fortuna e tanta abilità negoziale, è stata conclusa la trattativa per l’area di Via Manin, 21. Oltre 3000 mq con ampi spazi esterni e particolarità strutturali tali da dare al progetto una vera e propria marcia in più. Non posso svelare troppi dettagli, nè riguardo all’ingente investimento milionario messo in atto dalla società licenziataria, né tanto meno riguardo alle particolarità architettoniche che i professionisti di altissimo standing coinvolti nel progetto hanno elaborato. Dico soltanto che se ne vedranno delle belle”.

Qual è il dettaglio che rende questo progetto un progetto con alte potenzialità di successo?

"Philipp Plein è molto coinvolto. Sia nella scelta dei materiali e delle soluzioni archittetoniche, sia nell’organizzazione dell’operatività del locale. Questa credo sia la garanzia del successo di questa iniziativa. Conosco molto bene Plein e quello che più mi ha impressionato nei due anni di collaborazione gomito a gomito è la sua mentalità Vincente. E’ una persona che al di la delle notevoli qualità imprenditoriali riesce ad essere così determinato che in un modo o nell’altro è in grado di raggiungere gli obbiettivi che si pone. Lavorando con lui anch’io ho migliorato il mio mindset".

Quindi, quale merito si riconosce l’Avv. Felice Massa?

"Sicuramente quello di aver vinto il sonno in quella sera di maggio e di aver accettato l’invito di un cliente per bere qualcosa dopo cena al Just Cavalli. Anzi, adesso che ci penso credo che richiamerò quel cliente e gli offrirò una cena: lui non sa perché, ma io si!”.

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