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Consumi, gli italiani risparmiano online: i nuovi dati

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Tutti ormai hanno scelto la via del risparmio online. Secondo l’indagine Net Retail 2022 sono 33 milioni gli acquirenti digitali: il mercato dei prodotti ha raggiunto un valore di 34 miliardi di euro, mentre i servizi nei primi tre mesi dello scorso anno hanno toccato un totale di transazioni pari a quasi 12 miliardi di euro. Un dato significativo è quello relativo alla tendenza al risparmio: su Google sono infatti aumentate del 300% le ricerche di promozioni e buoni sconto. Insieme all’assortimento di prodotto, grazie anche ai tanti marketplace internazionali, il risparmio di tempo e di soldi è dunque il punto di forza di un settore in crescita costante e inarrestabile negli anni. Il dato si incrocia all’evoluzione del marketing digitale, che oggi può contare, grazie proprio ai canali della Rete, su una variegata tipologie di offerte e spazi promozionali, che vanno ben oltre i classici sconti nei negozi fisici o i saldi di fine stagione. Le offerte online sono aggiornate quotidianamente, e assumono diverse forme, a seconda del comparto e della fase in cui il cliente si trova nel processo d’acquisto, anche detto, in gergo, “funnel". La rapidità con cui si accede alle offerte online, considerando anche che molti ormai acquistano anche via app e da mobile, ma anche la componente emozionale legata all’utilizzo di una promozione “last minute”, fa sì che molto spesso gli utenti non siano molto attenti rispetto ai contenuti delle offerte stesse, ai termini e alle condizioni, al rispetto e alla tutela dei dati personali.

Le promozioni: cosa ci guadagnano le aziende?

Prima di tutto, facendo un passo indietro, va tenuto conto del fatto che le promozioni sono sempre un vantaggio per le imprese che le attuano, sia che servano per acquisire nuovi clienti, sia che facciano parte di un più ampio processo di fidelizzazione del consumatore. Molte volte le promozioni assumono la forma di prove gratuite e test di prodotti, ad esempio nel caso del “sampling”, ovvero nell’invio di campioni di beni da testare, che siano profumi, detersivi, cibi a lunga conservazione o per animali, eccetera. Anche nel campo dei servizi online sta prendendo piede il fenomeno delle prove gratis, dalle tv on demand, sulla scia del primo Netflix, ai videogiochi in versione demo, ma anche in modo simile ai bonus dei casinò online nella variante “senza deposito”, ovvero senza l’apertura di un conto, intesi come crediti per provare i giochi del concessionario. Tipi di prove “free” sono però anche le prime lezioni di un corso online, oppure le versioni gratuite di piattaforme “freemium” come Spotify e YouTube, e allo stesso modo di servizi di cloud come Dropbox. Insomma, sembra proprio che la gratuità sia la parola chiave del nuovo marketing innovativo. Proprio questo approccio richiede attenzione da parte del consumatore o dell'utente interessato a un prodotto o a un servizio. Tornando agli esempi sopra citati, se si sceglie di ricevere a casa un campione di prodotto, si deve essere consapevoli che si forniscono all'azienda dei dati utili al database e, al momento della sottoscrizione di una form, si deve prestare attenzione a tutte le clausole del consenso informato, per evitare futuri contatti indesiderati di tipo pubblicitario, anche via mail, posta, o sms. Nel caso in cui si scelga di ricevere un campione omaggio, alcune piattaforme, come Amazon Sampling, richiedono inoltre in cambio una recensione del prodotto, mentre, quando ci si registra ad una piattaforma di contenuti da provare gratis, si deve fare attenzione ai rinnovi automatici e ai vincoli di acquisto eventuali. Insomma, anche quando si tratta di prove gratis, è necessaria molta attenzione ed è il caso di spendere un po’ di tempo in più nell’approfondire i reali contenuti di un’offerta.

I termini e le condizioni delle offerte

I Termini e le Condizioni di un’offerta, o i Termini d’uso nel caso dei servizi, servono a disciplinare il rapporto contrattuale tra il cliente e l’azienda. Le condizioni di vendita, per legge, devono essere specificate dall’e-commerce, anche nel caso delle promozioni online. In particolare, che si tratti di coupon, voucher, o sconti diretti, ma anche di bonus tipo la formula “3 x 2”, vanno espressamente indicati la scadenza e il contenuto della promozione, la possibilità o meno di cumulare la promo con altri tipi di vantaggi, ma anche se esistono costi aggiuntivi, come ad esempio le spese di spedizione. Nel caso dei servizi, va indicato con chiarezza il contenuto degli stessi, ma anche eventuali costi extra, come ad esempio nel caso dei viaggi oppure dei servizi alla persona - tipo quelli legati al benessere - ma anche in relazione all’entertainment digitale, dagli abbonamenti alle piattaforme on demand a quelli di telefonia. Non solo: qualora esistano dei rinnovi automatici o dei vincoli all’acquisto in seguito a una prova gratis, anche questi devono essere ben espressi nel contratto, per motivi di trasparenza. In ogni caso il consiglio per il consumatore è sempre quello di leggere bene le clausole, perché spesso le condizioni meno vantaggiose sono contenute proprio oltre il claim di un annuncio. La direttiva europea Omnibus, recepita anche in Italia lo scorso agosto, a è intervenuta proprio sulla tutela del consumatore rispetto alla presentazione delle offerte, online e offline, ma anche sulla normativa della privacy: l’utente, anche in base al GDPR, deve sapere in modo chiaro come verranno utilizzati i propri dati, ovvero se saranno usati a scopo di profilazione, fermo restando il principio della scelta libera e del consenso informato. 

 

 

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