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Roma, in mostra le Donne di Altri Pianeti di Chiara Susanna Crespi

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Tutto comincia dalla scoperta di un vecchio baule e da un manuale di medicina degli anni 50 dove donne dai corpi e dai caratteri non conformi sono denudate e classificate: malate, grasse, rachitiche, mascoline, storpie, isteriche, pazze. In foto piangono, sono attonite o guardano sfrontate in camera, hanno paura e freddo. Nessuno le guarda, le ascolta, le comprende: sono solo casi clinici. 

Chiara Susanna Crespi ha raccolto queste creature lontane nel tempo, se n’è presa cura, le risarcite dalle ferite inferte da uno sguardo patriarcale e accusatorio, donandogli un mondo nuovo dove vivere libere, in comunione con l’acqua, i pesci e i colori più belli. 

Lo ha fatto usando la sua tecnica di collagista che osserva la realtà e, non ritenendola confacente al senso giusto della vita, taglia, scompone, incolla e ricompone creando pianeti che accolgono ogni persona permettendole di vivere senza ricevere o infliggere crudeltà. 

«Loro sono le mie donne. Io sono loro, loro sono me, nella lontananza di epoche diverse, siamo unite e ci guardiamo. Bambine, ragazze, vecchie, tutte donne, sono tutti pezzi di me. Ci teniamo insieme mentre i pesci volano silenziosi, se potessero urlare in mare non ci si potrebbe fare il bagno per il frastuono». CSC

Le opere, in tecnica mista, di Chiara Susanna Crespi sono collage con colori a olio, acquerello su legno, tela e carta.
*(in passato sede e studio del Maestro Mario Schifano)

Chiara Susanna Crespi (Roma, 14 novembre 1964)
Grafica, fotografa e collagista si è formata attraversando le realtà culturali underground più interessanti della capitale. Con il nome Forze Grafiche, realizza le copertine dei primi dischi dello storico gruppo rap Assalti Frontali, Batti il tuo tempo (1990), Baghdad 1991, Terra di Nessuno (1992), Conflitto (1996) e Banditi (1999). Documenta la nascita del writing a Roma, in particolare della crew 00199, tra le prime attive nella capitale, in un archivio di foto con centinaia di scatti dei graffiti tra Roma e Milano. Agli inizi del Duemila, partecipa alla rivista Torazine. Pillole di controcultura pop, entrando a far parte della redazione con i suoi lavori di fotografia e collage (2000-2005). Contemporaneamente inizia la sua collaborazione, ancora attiva, con la casa editrice DeriveApprodi. 

Nel 2002 partecipa alla mostra collettiva I corpi che avanzano con Fabio Lapiana e Flavia Fasano al Centro di Assistenza Sociale e Culturale della Banca d’Italia. Nel 2007, Graziella Lonardi Buontempo cura la sua prima mostra personale Angeli Incustoditi (2007) organizzata alla galleria Doozo di Roma e con un catalogo con prefazione a firma di Bruno Mantura. Nel 2009 partecipa ad EcoArtProject mostra collettiva presso la Fiera di Roma dal titolo, sul tema dell’ambiente. 

Donne di altri pianeti e pesci volanti è un progetto lungo 5 anni e composto da 40 tavole: sono opere, in tecnica mista, collage con colori a olio, acquerello su legno, tela e carta. Molta parte del materiale visivo proveniene dai cospicui archivi fotografici della famiglia Crespi.

 

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