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TikTok, leader politici più "famosi" tra i giovani: la ricerca dopo lo sbarco social

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Pietro De Leo
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Ne abbiamo parlato per giorni, tra il “ciao ragazzi!” di Berlusconi diventato virale e le dirette di Matteo Salvini. Ancora il piglio amichevole di Carlo Calenda e il Pd che punta tutto sui “diritti”. È l’ingresso dei politici su Tik Tok, il social della “Generazione Z”, dei giovani che ormai vedono nei loro smartphone la loro principale finestra sul mondo. WSC, principale “creator media company” italiana ha lanciato un osservatorio destinato proprio a questa generazione, partendo proprio dall’arrivo dei leader politici sul loro “social” di riferimento.

Il campione qualitativo, analizzato in collaborazione con il massmediologo Klaus Davi, è composto dai circa 50 milioni di follower aggregati della Defhouse. La Defhouse è la prima concept-house made in Italy in grado di parlare alla GenZ, nata a Milano nel 2020 e ideata da Luca Casadei e Giuseppe Greco. Gli otto talenti selezionati per convivere nella casa, oltre a raggiungere i suddetti cinquanta milioni di follower, stanno affrontando un percorso di crescita personale che, al di là degli stimoli per creare contenuti sui social network, li vede affrontare diversi corsi formativi, tra cui uno inerente alla politica. Proprio per approfondire questo aspetto, i creator della Defhouse (Simone Berlini, Alessia Lanza, Davide Moccia, Florin Vitan, Yusuf Panseri, Emily Pallini e Tommaso Donadoni) hanno analizzato i loro canali social focalizzando l’attenzione sulla percezione, il «sentiment», dello sbarco massiccio dei politici su TikTok.

Il risultato di questa ricerca ci fornisce uno spaccato sull’approccio dei più giovani all’appuntamento di domenica 25 settembre, con un importante focus dei temi di interesse. Al primo posto (secondo il 16%) troviamo sicuramente l’attenzione al loro mondo, spesso trascurato dagli adulti in generale e dai politici in particolare. Al secondo gradino del podio (14%) i temi dell’Ambiente e della Sostenibilità; quindi al terzo posto (12%) la Solidarietà e l’Inclusione; quarto posto (11%) per Diritti Umani; quinto (10%) la Lotta alle Discriminazioni di genere. Sesto e settimo posto rispettivamente l’Onestà (9%) e la Trasparenza (8%). Seguono: Combattere le ingiustizie (7%); Lealtà (6%); Correttezza/equità (5%). Altro (2%). Inoltre i creator della Defhouse hanno analizzato se i loro follower andranno a votare: il 43% preferisce non sbilanciarsi; il 34% conferma che si recherà al seggio. Invece, ad indicare quanto la politica sia percepita ad una distanza siderale dalla GenZ, il 12% non crede andrà a votare perché “non si sente rappresentata da nessun partito”.

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