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di Dina D'Isa Nicole Kidman sarà al festival di Cannes (16 - 27 maggio) con due film: è in gara per la Palma d'oro con il thriller ambientato negli anni '60 «The Paperboy» di Lee Daniels ed è anche protagonista di «Hemingway and Gellhorn» di

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«Pergirare questo film ho visitato la Florida, Parigi e Madrid sulle tracce di Hemingway - ha detto Owen - Ma è a Cuba che la sua presenza si fa veramente sentire, nella sua casa-museo, che è ancora come Hemingway l'ha lasciata, con i suoi libri, i suoi appunti, i suoi dischi e i suoi vestiti nell'armadio. A diciannove anni andò in Italia durante la prima guerra mondiale come conducente volontario di ambulanze, ed è rimasto gravemente ferito; ha assistito allo sbarco in Normandia, ha vissuto a Parigi e Cuba negli anni d'oro. Alcune sue passioni, come la caccia e la corrida, oggi sono un po' fuori moda, ma come scrittore è incredibile. Ha avuto una vita che definire romanzesca non basta e la sua storia d'amore con Martha fu epica. Penso però che il mondo moderno gli andrebbe un po' stretto e si sentirebbe meno uomo». La celebre corrispondente (fu la prima ad entrare a Dachau dopo la liberazione) conobbe il leggendario scrittore in Spagna durante la Guerra Civile e lo descrisse come "Un grosso uomo sporco in abiti disgustosamente infangati". La Kidman sarà la protagonista, talvolta svestita, del biopic della coppia appassionata e litigiosa, che passava il tempo litigando e facendo sesso. Lui, un genio; lei, anche, al punto da stimolare le invidie del marito. Per la Kidman «non è un problema essere nuda. Forse con l'età, e dopo una gravidanza, è diverso, ma non mi piace che le mie questioni personali interferiscano con una scena. Continuavo a chiedere al regista se tutto quel sesso fosse importante per la storia». E lui le avrebbe risposto: «Erano persone che sarebbero state capaci di fare sesso anche in un edificio che sta crollando». Il film inizia nel 1936 dove avviene il primo incontro tra Ernest Hemingway e Martha Gallhorn in un bar in Florida. Lui era già uno scrittore famoso e lei era una dei più grandi corrispondenti di guerra del XX secolo. Durante il loro matrimonio (durato cinque anni) andarono prima in Spagna per registrare alcuni dei rapporti più famosi della guerra civile spagnola tra il 1936 e il 1939. Gellhorn è stata l'unica donna di Hemingway a chiedere il divorzio e lo ha ispirato a scrivere il suo romanzo, «Per chi suona la campana». Nel 1930, decisa a diventare una corrispondente all'estero, partì per la Francia. Al suo ritorno negli Stati Uniti, Gellhorn fu ingaggiata da Harry Hopkins come investigatrice per la Federal Emergency Relief Administration per la quale doveva scrivere dei rapporti sull'impatto della Grande depressione in Usa. I suoi rapporti incuriosirono Eleanor Roosevelt e le due donne instaurarono un forte legame d'amicizia destinato a durare per tutta la vita. Martha Gellhorn incontrò Ernest Hemingway per la prima volta durante un viaggio di famiglia a Key West, in occasione del Natale 1936. I due si misero d'accordo per partire assieme in Spagna dove Gellhorn avrebbe dovuto fare da corrispondente per la Guerra civile spagnola per conto del Coller's Weekly. La coppia festeggiò assieme il Natale 1937 a Barcellona. Più tardi, dalla Germania, Gellhorn riportò dell'ascesa di Adolf Hitler e nel 1938 si trovava in Cecoslovacchia. Non disponendo delle credenziali necessarie non potè assistere come giornalista allo sbarco in Normandia, ma pur di essere presente all'evento, fece finta di essere una barelliera. Anni dopo disse: «Seguivo la guerra ovunque riuscissi a raggiungerla». Sempre più irritato dalle lunghe assenze della Gellhorn dovute al suo mestiere di corrispondente, Hemingway le scrisse una lettera quando lei partì per il fronte italiano nel 1943, dicendole: «Are you a correspondent, or wife in my bed?» ("Sei una corrispondente, o moglie nel mio letto?"). Dopo quattro anni di litigioso matrimonio, si separarono nel 1945. Dopo la guerra, la Gellhorn lavorò per l'Atlantic Monthly, facendo reportage sulla Guerra in Vietnam, sulla Guerra dei sei giorni in Medio Oriente e sulle guerre civili nell'America centrale. A 81 anni partì improvvisamente per Panama a testimoniare l'invasione statunitense. Solo allo scoppiò della guerra in Bosnia nel 1990, ammise di essere troppo vecchia per partire: «You need to be nimble» ("Bisogna essere agili"). Gellhorn morì a Londra nel 1998 a 89 anni, togliendosi la vita dopo una lunga battaglia contro il cancro ed essendo ormai quasi completamente cieca. Si sposò due volte, ebbe innumerevoli amanti, che inevitabilmente tentavano di sposarla, ma Hemingway rimase il suo più grande amore. Dopo il divorzio da Hemingway nel 1945, la Gellhorn si risposò nel 1954 col direttore della rivista Time e divorziò nel 1963.

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