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Giorgia "Dietro le apparenze" (Dischi di cioccolata) A un certo punto della carriera, l'orologio biologico impone uno stop alle cantanti: l'importante è che la ripartenza post-parto non sia tutta borotalco e pannolini.

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Sparitele fragilità di "Stonata", datato 2007: la "nuova" Giorgia non è mai stata così sicura di sé. Resta la sua inclinazione introspettiva, certo, ma (complice la produzione di Michele Canova) anche la propensione a metterla sul ritmo. Con Jovanotti, nella scanzonata "Tu mi porti su", con Ramazzotti (che già aveva scritto per lei la fondamentale "Come saprei) nella gustosa "Inevitabile", e da sola nell'ariosa "E' l'amore che conta" uscita dalla penna di un fabbricante di hit Usa come Busbee. Ma le cose più godibili sono i tempi medi e le ballate, come sempre nel suo repertorio: "Passerà l'estate" (firmata Marina Rei), "Niente ci porta via", o "Resta la musica" dedicata al suo defunto gatto Filippo. Giorgia la canta e ci si commuove su. È fatta così. Per fortuna. Voto 7 su 10

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