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Israele-Hamas, frenata sulla tregua: che succede. Migliaia in piazza a Tel Aviv: tensione e arresti

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Decine migliaia di manifestanti a Tel Aviv e un centinaio a Gerusalemme protestano per chiedere il rilascio degli ostaggi e a favore dell’accordo che è al centro dei colloqui con Hamas. A Tel Aviv, riferiscono i media israeliani, 12 manifestanti sarebbero stati arrestati per aver tentato di bloccare l’autostrada Ayalon. L'accordo che sembrava a un passo sembra ora più lontano. Poco prima delle 21, ora locale, una fonte di Hamas vicina ai negoziati al Cairo ha detto all’AFP che non ci sono stati "sviluppi" e che i colloqui della giornata "sono finiti". "Domani inizierà un nuovo round", dice la fonte. La notizia è rilanciata anche dal Times of Israel. Dopo gli spiragli aperti nel corso della giornata, in serata da Hamas è arrivata una chiusura: Israele "sta ostacolando un accordo insistendo sul fatto di continuare la guerra" e "sta cercando un accordo per recuperare i suoi ostaggi senza collegare questo alla fine dell’aggressione" ma Hamas "non accetterà in nessun caso un accordo che non includa esplicitamente lo stop della guerra a Gaza", ha detto un alto funzionario di del gruppo islamista parlando con Al-Jazeera a condizione di mantenere l’anonimato.

 

La finalizzazione di qualsiasi accordo per un cessate il fuoco a Gaza, riporta la Cnn, potrebbe richiedere giorni. Funzionari statunitensi e israeliani citati dall'emittente fanno sapere che  qualsiasi potenziale accordo su un quadro che abbini un cessate il fuoco temporaneo al rilascio degli ostaggi a Gaza sarà probabilmente seguito da negoziati continui sui dettagli più sottili dell’intesa, dunque la negoziazione di un accordo finale tra le parti dovrebbe richiedere ancora diversi giorni. 

Tuttavia l'emittente statale egiziana Al-Qahera News ha riferito di "notevoli progressi", parlando di un'intesa raggiunta su diversi nodi. Da Israele, tramite fonti, si frena sulla possibilità di una fine complessiva della guerra: nel giro di poche ore per due volte sono filtrate le posizioni di funzionari israeliani che negano che Israele possa accettare un accordo con Hamas per il rilascio degli ostaggi che includa l'impegno a porre fine al conflitto. Anzi, una fonte citata dal Times of Israel ha detto che il fatto che Hamas continui a chiedere la fine della guerra come condizione "sta ostacolando la possibilità di raggiungere un accordo". Tuttavia, stando al giornalista di Axios Barak Ravid, da alti funzionari israeliani è filtrato che ci sono prime indicazioni secondo le quali Hamas accetterà di portare a termine la prima fase dell'accordo, cioè il rilascio umanitario degli ostaggi, senza un impegno ufficiale da parte di Israele di porre fine alla guerra. La diplomazia è al lavoro per far sì che si raggiunga un'intesa tra accelerazioni e frenate nei negoziati. 

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