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Gaza, Blinken teme un "danno inaccettabile". Il Qatar "accetterà la richiesta Usa"

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L’amministrazione Usa ha affermato che potrebbero esserci conseguenze per Israele se dovesse procedere con un attacco a Rafah senza un piano credibile per salvaguardare i civili. «In assenza di un piano del genere, non possiamo sostenere una grande operazione militare su Rafah perché il danno che farebbe va oltre ciò che è accettabile», ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, al Forum di Sedona, un evento in Arizona ospitato dall’Istituto McCain. «L’unica cosa che si frappone tra il popolo di Gaza e un cessate il fuoco è Hamas», ha continuato, definendo l’ultima proposta israeliana «straordinariamente generosa» e ha affermando che «il momento di agire è adesso».

 

 

Il Qatar, intanto, sarebbe pronto ad accettare la richiesta degli Stati Uniti di espellere la leadership di Hamas da Doha. Lo ha detto una fonte americana a conoscenza del dossier al Times of Israel, confermando quanto scritto dal Washington Post, secondo cui sarebbe stato il segretario di Stato americano Antony Blinken a fare presente al premier del Qatar Mohammed Al Thani che Doha dovrebbe espellere la leadership del gruppo se Hamas continuerà a respingere le proposte sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Una richiesta che verrebbe ribadita dagli americani nel caso in cui il movimento dovesse dire no al Cairo all’ultima offerta.

 

 

Da parte sua, Hamas sta ancora valutando l’ultima proposta di accordo, funzionale alla liberazione degli ostaggi e al rafforzamento dell’assistenza umanitaria alla popolazione civile palestinese. Secondo le fonti della stampa Usa, la richiesta sarebbe stata avanzata dal segretario di Stato Usa, Antony Blinken, al premier Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, lo scorso aprile. Alcuni diplomatici rimasti anonimi hanno detto al quotidiano di Washington che le richieste statunitensi sono diventate più insistenti nelle ultime settimane, e che le autorità del Qatar hanno chiesto alla leadership di Hamas di preparare un «piano alternativo» per la propria residenza, in caso di necessità. Tra le persone contattate dal Qatar ci sarebbe anche il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh.

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