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Pakistan, ritorsione e bombardamenti in Iran: 7 morti tra i ribelli Baluci

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Due giorni dopo l’attacco iraniano sul suo territorio, il Pakistan ha effettuato nella notte «attacchi contro i covi dei terroristi» in Iran, che hanno provocato sette morti: 4 bambini e 3 donne, secondo i media statali iraniani. «Questa mattina, il Pakistan ha effettuato una serie di attacchi di precisione, altamente coordinati e mirati contro i covi dei terroristi nella provincia del Sistan-Baluchistan», nel sud-est dell’Iran, ha annunciato in una nota il ministero degli Esteri pakistano. «Un certo numero di terroristi è stato ucciso», ha aggiunto. L’agenzia ufficiale iraniana Irna ha riferito che «diverse esplosioni sono state udite in diverse zone intorno alla città di Saravan», citando un funzionario del Sistan-Baluchistan, dove l’esercito sta affrontando da decenni un’insurrezione a bassa intensità. 

 

 

Martedì sera era stata Teheran a compiere un attacco aereo contro «obiettivi terroristici» in Pakistan, un’operazione che ha causato la morte di due bambini e che Islamabad aveva definito «totalmente inaccettabile» e ingiustificato. «L’azione di questa mattina è stata decisa alla luce di informazioni credibili su imminenti attività terroristiche su larga scala», ha detto giovedì il ministero degli Esteri pakistano. Secondo i media pakistani, l’attacco iraniano è avvenuto vicino a Panjgur, nel sud-ovest della provincia del Balucistan, dove Pakistan e Iran condividono un confine di mille chilometri. In risposta, il Pakistan ha richiamato il suo ambasciatore in Iran e ha deciso di impedire il ritorno dell’ambasciatore iraniano. L’agenzia di stampa iraniana Mehr ha precisato che questa «risposta con missili e droni» aveva preso di mira il quartier generale in Pakistan del gruppo jihadista Jaish al-Adl (Esercito della Giustizia), in risposta ad una «aggressione contro la sicurezza» dell’Iran. Jaish al-Adl, fondato nel 2012, ha compiuto negli ultimi anni diversi attacchi sul suolo iraniano. Martedì l’Iran aveva anche lanciato attacchi missilistici contro quelli che ha definito quartier generali delle «spie» e obiettivi «terroristici» in Siria e nel Kurdistan iracheno autonomo. 

 

 

Iran e Pakistan si accusano spesso a vicenda di consentire ai gruppi ribelli di operare dai rispettivi territori per lanciare attacchi, ma è raro che le forze armate dei due paesi siano coinvolte. Gli Stati Uniti hanno condannato gli attacchi iraniani e il portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller, ha denunciato il fatto che Teheran ha «violato i confini sovrani dei suoi vicini negli ultimi giorni». 

 

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