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Usa-Cina, tensione a livelli mai visti: riapre la base di partenza delle bombe atomiche

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L’aeronautica militare statunitense sarebbe pronta a rimettere in funzione l’aeroporto di Tinian, l’isola del Pacifico a circa 6.000 chilometri a ovest delle Hawaii, da cui diede il via ai bombardamenti atomici sul Giappone. Questa l’indiscrezione della Cnn, per cui la scelta sarebbe un «tentativo di ampliare le proprie opzioni di base in caso di ostilità con la Cina», ha dichiarato il comandante delle Forze aeree nel Pacifico, Kenneth Wilsbach. Wilsbach ha spiegato che il North Airfield sull’isola di Tinian diventerà una struttura «estesa» una volta completati i lavori di bonifica della vegetazione, cresciuta sopra la base dopo l’abbandono da parte dell’ Air Force americana nel 1946. «Se si presta attenzione nei prossimi mesi, si vedranno progressi significativi, soprattutto a Tinian Nord», l’aggiornamento di Wilsbach. L’Aeronautica starebbe anche implementando migliorie all’aeroporto internazionale di Tinian, nel centro dell’isola. 

 

 

Tinian, con un territorio di circa 100 km quadrati e una popolazione di sole 3.000 persone, condivide con le vicine Saipan e Guam una ricca storia di operazioni aeree statunitensi. Il bombardamento più letale della storia, quello del 10 marzo 1945 su Tokyo, che causò la morte di 100.000 persone e il ferimento di oltre un milione, fu effettuato dai B-29 lanciati dalle tre isole. Al tempo del lungo bombardamento del Giappone nel 1945, il North Field di Tinian, con le sue quattro piste di 2,5 chilometri e 40.000 persone, era l’aeroporto più grande e trafficato del mondo. Il North Field entrò definitivamente nella storia il 6 agosto 1945, quando alle prime luci del mattino, il bombardiere B-29 Enola Gay decollò dalla pista Able trasportando la bomba atomica che sarebbe stata sganciata su Hiroshima. La bomba uccise 70.000 persone con la sua esplosione iniziale e introdusse il mondo nell’era nucleare. Tre giorni dopo, un altro B-29, chiamato Bockscar, lasciò Tinian per sganciare una bomba atomica su Nagasaki, uccidendo 46.000 persone con la sola esplosione iniziale. 

 

 

Poiché la Cina, il Paese che il Pentagono identifica come la sua «minaccia più incombente», continua a potenziale la sua capacità missilistica, l’Aeronautica americana sta cercando luoghi in cui disperdere la sua flotta per renderne più difficile l’individuazione.

 

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