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Nord Stream, il Washington Post inchioda l'Ucraina: ecco i responsabili del sabotaggio

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La mano dell’Ucraina dietro l’attacco al gasdotto Nord Stream nel Mar Baltico. Come rivelato dal Washington Post funzionari ucraini ed europei confermano che un alto ufficiale militare ucraino, con profondi legami nei servizi segreti, è stato una figura chiave nel coordinamento del controverso attacco al gasdotto avvenuto lo scorso anno. Roman Chervinsky, un colonnello decorato di 48 anni con un passato nelle Forze per le Operazioni Speciali dell'Ucraina, è stato identificato come il "coordinatore" dell'operazione: ha gestito la logistica e il supporto per una squadra di sei persone che ha effettuato un sabotaggio utilizzando una barca a vela e attrezzature per immersioni in profondità. L'attacco, avvenuto il 26 settembre 2022, ha provocato tre esplosioni nei gasdotti Nord Stream 1 e 2, compromettendo gravemente il flusso di gas dalla Russia alla Germania attraverso il Mar Baltico. Questo atto di sabotaggio ha destato preoccupazione tra gli ufficiali statunitensi e occidentali, che lo hanno definito un pericoloso attacco alle infrastrutture energetiche europee. In un primo momento la responsabilità era stata addossata alla Russia per via della guerra, ma subito erano sorti grossi dubbi su questa ricostruzione.

 

 

Fonti anonime affermano al Post che Chervinsky ha ricevuto ordini da ufficiali ucraini di grado superiore, con il Gen. Valery Zaluzhny, il più alto ufficiale militare ucraino, che supervisionava l'intera operazione. Questa rivelazione getta luce sulle complesse dinamiche e rivalità interne del governo ucraino in tempo di guerra. L'Ucraina, da tempo coinvolta in operazioni segrete contro le forze russe, ha spesso criticato il progetto Nord Stream, sostenendo che avrebbe consentito alla Russia di eludere le tubature ucraine, privando il Paese di entrate significative dal transito del gas.

 

 

Chervinsky, tramite il suo avvocato, ha respinto le accuse, sostenendo che tutte le speculazioni sul suo coinvolgimento sono propagate dalla propaganda russa e sono senza alcun fondamento. La partecipazione di Chervinsky all'attentato al Nord Stream contraddice le smentite pubbliche di Zelensky sul coinvolgimento del suo Paese. "Sono il presidente e do ordini di conseguenza", ha dichiarato Zelensky in un'intervista alla stampa a giugno, rispondendo a un articolo del Post secondo cui la Central Intelligence Agency statunitense era venuta a conoscenza dei piani dell'Ucraina prima dell'attacco. "L'Ucraina non ha fatto nulla del genere. Non agirei mai in questo modo", le parole del numero uno di Kiev. Ma l'operazione Nord Stream è stata progettata per tenere Zelensky fuori dai piani. "Tutti coloro che erano coinvolti nella pianificazione e nell'esecuzione riferivano direttamente a Zaluzhnyy, quindi Zelensky non ne sarebbe stato a conoscenza", secondo un rapporto di intelligence ottenuto dalla CIA che sarebbe stato condiviso da Jack Teixeira, un membro della Guardia Nazionale Aerea del Massachusetts, sulla piattaforma di chat Discord. Funzionari di diversi Paesi hanno dichiarato in privato di essere certi che Zelensky non abbia approvato personalmente l'attacco al Nord Stream.

 

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