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Hezbollah, l'indiscrezione che tira in ballo Mosca: "Missile supersonico"

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I miliziani libanesi di Hezbollah hanno rivendicato di aver lanciato tre droni nello spazio aereo israeliano, sostenendo di aver colpito due siti militari delle truppe di Tel Aviv. In precedenza le forze israeliane avevano annunciato di aver intercettato uno dei velivoli. Ora, secondo un'indiscrezione lanciata dall'agenzia Reuters e riportata da Il Messaggero, l'organizzazione paramilitare islamista sciita e antisionista libanese starebbe minacciando le navi della Marina americana in Medio Oriente con un missile proveniente dalla Russia. 

 

 

Secondo l'agenzia di stampa britannica, il P-800 Onikis, che nella sua versione da esportazione viene chiamato Yakhont, è "un missile da crociera supersonico anti-nave che quarant’anni fa venne sviluppato dall'Npo Mashinostroyeniya ai tempi dell’Urss". Il corpo volante in questione "ha una gittata di 300 chilometri e trasporta una testata con un significativo potenziale esplosivo. È lungo poco meno di dieci metri e vola a circa 3.000 chilometri orari, secondo un’analisi di Newsweek".

 

 

Il Cremlino, dal canto suo, non ha confermato questa notizia e quindi il possesso da parte di Hezbollah dei missili russi, usati anche in Siria e in Ucraina. Dmitry Peskov, il portavoce del presidente Vladimir Putin, ha infatti dichiarato di non essere in grado di affermare che la notizia diffusa da Reuters sia vera. Bisogna però ricordare che i missili Yakhont furono venduti dalla Russia alla Siria e che Hezbollah si rifornisce proprio dalla Siria. 

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